DAVILA 666, “Tan Bajo” (In the Red, 2011)

Il diavolo è andato in vacanza e ha preferito un luogo tranquillo con tutti i confort annessi. Se difatti l’esordio omonimo dei “fratelli” Davila 666 era una selvaggia avventura in territori garage senza pedigree, oggi il gruppo portoricano sembra deciso a seguire le orme dei più rinomati Black Lips, smussando gli spigoli e omaggiando la stagione dei Nuggets che ancora oggi dissemina perle nascoste.

“Tan Bajo” è garage caramellato con glassa pop disseminata ovunque; ci si sporca volentieri le mani perché questa musica ha il potere di rigenerare dalla calura estiva ma è il tipo di prodotto che potete trovare nei villaggi vacanze piuttosto che in un quartiere portoricano che espone teschi e madonnine agli angoli delle strade. Sarà la produzione più “rilassata”, il lo-fi che è scelta più che necessità e l’attitudine che sembra aver lasciato il posto alla maniera ma ancora faccio fatica a catalogare queste canzoni sotto la voce “garage”.

Eppure, questa strana versione di Beach Boys ubriachi che tentano di imitare i Ramones cantando in spagnolo mi fa stare bene; i ritornelli di canzoni quali “Obsesionao”, “Patitas” e “Yo Seria Otro” mi si attaccano al cervello peggio delle zecche e decido di sostituire il coltellino che tengo nella federa con un pettine che profuma di salsedine.

Probabilmente, colui che brucia e compra anime, aveva davvero bisogno di staccare la spina.

62/100

(Nicola Guerra)

24 Agosto 2011

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