LORDS OF ALTAMONT, “Midnight To 666” (Fargo, 2011)

Nella vita a volte c’è bisogno di solide certezze. Qualcosa o qualcuno che ti tranquillizzi e non ti stupisca. Qualcuno che ti travolga con immagini e luoghi familiari, paesaggi rassicuranti dei tempi andati. I Lord Of Altamont sono ciò che serve, musicalmente parlando.
Il nuovo disco “Midnight To 666” (un titolo, una garanzia) ci riporta la gang rock and roll più anni settanta che la nostra terraccia possa defecare nell’anno domini 2011.

Solite facce, medesima gentaglia da giubbini motociclistici e spillette di MC5 e Stooges, “You’re Gonna Get There” fa quasi storcere il naso per le pesantissime assonanze con il gruppo dell’Iguana. Non importa, le staffilate garage di “Get In The Car” sono peperoncino calabro sulle tue ferite ancora non rimarginate. Dicevamo, assolutamente una fotografia del proto punk degli anni sessanta/settanta, un sound che, nonostante i secoli passati, ancora oggi non sa d’aceto. Come non farsi trascinare da Jake Cavaliere e dal suo autentico curriculum vitae fatto da scorribande nelle più luride e depravate band accumunate dal selvaggio dogma del rock and roll?

Allora rituffiamoci indietro nel tempo, tutti a Detroit con pantaloni stretti e t shirt nere e facciamoci maltrattare dalle insane atmosfere di “Save Me (From Myself) ” o dalla stonesiana “Soul For Sale”.
Lunga vita al vero r’n’r.

70/100

(Antonio Anigello)

22 aprile 2011

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