FERGUS & GERONIMO, “Unlearn” (Hardly Art/Sub Pop, 2011)

Come faccia la Sub Pop a zizzagare incessantemente fra melodia e rumore, cavando dal cappello artisti fuori dal comune, non è dato saperlo. Rimane però il fatto che, anche questa volta, l’etichetta che ha dato i nativi al grunge e che continua a stupire gli addetti ai lavori grazie alla propria indole indipendente e libera, ci ha visto nuovamente lungo. I due “bad kids” reclutati dall’etichetta di Seattle rispondono al nome di Andrew Savage e Jason Kelly; il primo titolare dei Teenage Cool Kids e il secondo per aver dato il suo apporto in fase di mixaggio al disco. Colpo di fulmine o semplicemente identica visione della musica, ecco che i due prendono in prestito i nomi Fergus e Geronimo, i due ragazzi leader delle gang rivali di “War of The Buttons”, film irlandese del 1994 diretto da John Roberts e iniziano a mettere in atto quello che la musica “vecchia” non ha mai smesso di concedere alla musica “nuova”. Una passione comune per Frank Zappa periodo “Freak Out”, “Absolutely Free” e “We’re Only In It For The Money” (non erano ancora arrivati gli anni 70) e una capacità di sintetizzare le migliore idee della psichedelia acida della bay area ed ecco che “Unlearn” si svela in tutto il suo splendore. Meno iconoclasti del genio baffuto di Baltimora ma più attenti alla forma canzone e capaci di rendere giustizia al Rhythm and Blues come alle melodie garage odierne, i due musicisti si divertono ad imbastire un affresco del tempo che fu, colorandolo con inusuali colpi di presente che rendono il tutto dannatamente affascinante. E se Zappa viene indubbiamente omaggiato nella risata sghemba di “Wanna Know What I Would Do If I Was You?”, il resto della scaletta snocciola soul con polvere annessa “Powerful Lovin’”, melodie western “Where the Walls Are Made of Grass”, surf con DNA indie “The World Never Stops” e ballate low-fi che farebbero gola anche a Michael Stipe dei R.E.M “Forced Aloha”. In passato, musica così ispirata, veniva accolta con entusiasmo. Oggi, in tempi sempre più beceri, non potrebbe essere il contrario.

(Nicola Guerra)

20 gennaio 2011

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