YUPPIE FLU, Days Before The Day (Homesleep, 2003)

Non c’è da stupirsi che “Days Before The Day” sia un disco così riuscito. Gli Yuppie Flu sono da tempo uno dei migliori gruppi indie italiani e che stessero vivendo un momento di grazia lo si era già intuito dalla bellissima versione di “Give It a Day” che avevano inciso per il tributo ai Pavement.

Con “Days Before The Day” hanno costruito un lavoro raffinatissimo, esattamente come la sua stupenda copertina, di quella eleganza che non è mai fine a se stessa, che non è lo sfoggio gratuito di suoni ricchi per nascondere la mancanza di idee. Piuttosto ricorda la ricercatezza di un disco come “Neon Golden” dei Notwist, la stessa passione per la costruzione di canzoni vere e profonde che incontra l’elettronica più concreta e povera e arrangiamenti orchestrali.

E’ così che gli Yuppie Flu incidono dieci brani che contengono il meglio della loro vena malinconica e delle loro melodie indolenti, spostandosi più vicino all’indie-rock rispetto alle escursioni elettroniche di “The boat ep”. E soprattutto mostrando grande personalità.
Già l’inizio è folgorante, perché “Drained By Diamonds” tra chitarre acustiche, ritmica elettronica e archi, si distende per sette minuti di autentico splendore. Richiamano le stesse atmosfere le due preziose canzoni intitolate “All That Shines” e “Eyes Of Dazzling Bright”, che stanno proprio a metà del disco e sono forse le cose più belle dell’album. Due ballate malinconiche tra suoni acustici ed elettrici che svelano l’anima più profonda e ispirata del gruppo.
Né mancano i momenti più vicini all’indie-rock. “Food for the Ants” è un piccolo grande brano chitarristico, mentre “Silverdeer” aggiunge ai suoni rock un arrangiamento orchestrale che ricorda i momenti migliori dei Delgados. E poi ancora una grandissima canzone pop intitolata “I Feel Lucky”, le pigre melodie di “Spring To Downcomers” e “Dreamed Frontier”, nonché la ballata per voce e piano che chiude il disco, “Now and On”, vicina ai suoni dei Mercury Rev.

Dieci canzoni in tutto che spingono gli Yuppie Flu ancora più lontano. Una promessa mantenuta.

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