LUNA, Romantica (Beggars Banquet, 2002)

Si può vivere la propria vita pensando soltanto a scrivere canzoni e a comporre musica, senza cercare ad ogni costo il successo come unica meta possibile. Se questo arriva è un incidente di percorso o poco più. E’ così per i fantastici Yo La Tengo, che in quindici anni di musica hanno raccolto canzoni memorabili, ma vendite non certo strabilianti.

Dean Wareham è un tipo come loro, ha percorso tre lustri di musica senza quasi essere sfiorato dalla celebrità, pensando più a costruire dischi che dicessero davvero qualcosa che alle copie vendite. Così prima con i Galaxie 500 e poi con i Luna ha regalato canzoni chitarristiche quasi classiche, che inseguono il Lou Reed più scarno e i Velvet Underground morbidi del terzo disco.

Il nuovo “Romantica” è ancora un lavoro che segue quelle tracce e dimostra come l’ispirazione sia tornata lucida, scacciando quella sensazione di appannamento che trasmetteva qualche brano dell’ultimo lavoro in studio dei Luna, “The Days of Our Nights”.

Qui le canzoni sono tutte eccellenti, si aprono con una splendida e inaspettata armonia pop intitolata “Lovedust” e si adagiano sulle note rilassate e piacevoli di “Renée is Crying”, “Sweedish Fish”, “Weird and Woozy” e ” Orange Peel”, per poi sorprendere con l’accelerazione improvvisa di “1995”.

Ogni pezzo è un piccolo esempio di scintillante melodia dolce amara che scivola lenta raccontando le ansie dell’autore con una leggerezza invidiabile, proprio come nella splendida “Black Postcards”, dove Wareham confessa le proprie inquietudini cantando “I’m tired of having no future”. Qui e là spunta la mano sapiente del produttore David Friedman, che porta nelle note di “Black Champagne” qualcosa del suono orchestrale dei Flaming Lips e dei Mercury Rev.

La migliore arma del disco resta però la scrittura lucida e intensa di Wareham. Ritornata splendente, regala proprio nel finale uno degli episodi più riusciti, una ballata densa e scarna intitolata come il disco, che non sfigurerebbe nel repertorio dei Giant Sand. E’ l’ultima di una serie di canzoni che sono un vero e proprio tesoro da scoprire.

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