VERDE MATEMATICO, Ora o mai più (Urtovox, 2001)

Insieme agli Elle sono i Verde Matematico gli animatori della casa discografica Urtovox. “Ora o mai più” è il loro esordio e se i compagni di scuderia guardavano al Belgio e ai dEUS, qui i riferimenti sono svariati, dai classici Velvet Underground ai Flaming Lips dritto fino alla Scozia dei Delgados. Sono proprio questi ultimi, i celebri fondatori della Chemikal Underground per cui hanno inciso Mogway e Arab Strap, i più affini, insieme ai conterranei Looper, per suoni e attitudine al gruppo toscano. Un po’ per quel gusto della canzone pop sporcata, un po’ per la caratteristica di affidare a una voce femminile le proprie canzoni. Qui è Elisa a fare la parte che Emma Pollock ha nei Delgados.
Un disco che comincia nel migliore dei modi con “Ora o mai più”, una filastrocca dove si incontrano elettronica e acustica, sinuosa e elegante come i migliori Ustmamò. Un prodigio che il gruppo non ritrova nel seguito, dove mostra subito un’anima più aggressiva con “Mix Of Technology”, che alterna quiete e rabbia come gli Afterhours. Poi il meglio arriva con canzoni pop dall’incedere indolente e dalle melodie sognanti. Brani come “Lune in fondo al pozzo” o la splendente “Se sei”, o il folk di “Farfalle”, un inizio acustico prima che sopraggiungano violini e chitarre elettriche. Tutto prima di incappare in qualche brano meno ispirato, “Pianeta” e “Devil Six”, in cui la scrittura sembra appannata e le parti vocali non al meglio. Un cedimento riscattato da un ottimo finale, prima con l’esuberanza di “Idillio”, e poi con la versione strumentale di “Mix Of Technology”, con i violini in primo piano tanto da avvicinarsi ai Dirty Three. Un ottimo esordio in conclusione e la conferma di un’etichetta promettente.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *