SOLESIDES, Greatest Bumps (Quannum Projects/Ninja Tune, 2000)

Mi appresto a presentarvi una raccolta, una raccolta preziosa. Una raccolta come deve essere fatta una raccolta. Curata, completa, gli inediti ci sono, e per noi italiani vale ben più delle molte mille lire spese per acquistarla. Una raccolta che vi parlerà della Bay Area, del rap di San Francisco nella sua versione più eccitante. Solesides, altro non è che il primo nome del collettivo dei Quannum. Ricordate, qui su Kalporz abbiamo già fatto conoscenza con i Blackalicious. “Greatest Bumps” allora è l’occasione di scoprire quello che sono stati prima di “Nia”. A cominciare dall’EP stellare “Melodica”, introvabile e rinato qua, in una raccolta di due cd e ventidue tracce ineccepibili. Fossero solo i Blackalicious… Insieme a The Gift of Gab e Chief Xcel, si presentano con cavalli di battaglia e inediti Lateef The Truth Speaker e i Latyrx. Non bastasse ancora, il fuoriclasse, il centravanti, la bandiera dei Quannum. Parlo di Dj Shadow, e ora non avete più scuse.
Due cd per conoscere quanto genio ci può stare dentro a una base rap. Quanta invenzione in un piccolo ragazzo bianco dal talento ormai consacrato. Dj Shadow, a lungo unico portavoce dei Solesides, che dall’era Quannum ha per compagni di fama i Blackalicious. Per tutti gli altri, per conoscere Lateef e i Latyrx, l’occasione buona è tutta in questi due cd e ventidue tracce. E non vi sembrino tracce acerbe… Un beat semplice come era nello spirito dei Solesides, non mi sarei aspettato altro. Poi se conoscete lo stile di Shadow oggi, sentirete la differenza. Niente paura però, il marchio è quello. Originale, personale, indipendente da scuole e canoni. Voglio dire, Dre e Timbaland, inventori per eccellenza, qua non hanno casa. Ancora, Jay Dee percorre e matura la tradizione del beatmaking hip hop. Un maestro, niente da dire, di Shadow però non c’è traccia nel suo sound. Ne viene che la personalità musicale dei Quannum è fortissima, unica, autonoma. Le liriche e il talento degli MC completano l’offerta, davvero ricca. Per i temi, per il misticismo di questo hip hop unico vi rimando ancora a quanto dicevamo su “Nia”. In ogni caso, approfittàtene!, è il momento giusto. Quest’oasi di Bay Area è attiva sin dai primi anni ’90, e solo da un paio d’anni s’è fatta valere. Oggidì cercare nuove strade nell’hip hop non fa più paura, e un posto i Quannum lo hanno trovato senza difficoltà. Non saranno influenti, né potenti di certo. Ma danno il polso delle capacità dell’hip hop di mutare ispirazione e reinventarsi.

Già il primo ascolto m’aveva rinfrancato. La qualità del prodotto però l’avevo solo intuita. Le prime tracce a entrare sono fenomeni come “Rhyme Like a Nut!” o “Swan Lake”. Portate pazienza, ancora qualche ascolto per apropriarvi delle creazioni di Shadow. Poi Lateef con “The Wreckoning” e “Lateef’s Freestyle”, e Latyrx con “Lady Don’t Tek No” e “Say That”. Il progetto per intero giustifica se stesso con “Blue Flames”. Ora uscite e acquistate questo doppio cd, vi aspetta una giornata migliore…

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