La Top 7 della Settimana (#40, 2022)

7. Il primo brano da “Shirley Hurt”

Ogni anno c’è una ristretta cerchia di voci indie-rock spuntate dal nulla che tirano fuori album ancora di carattere, nonostante il genere extra-saturato. Shirley Hurt, il nuovo progetto della cantautrice canadese Sophia Katz, è senza dubbio fra queste. L’album di debutto self-titled arriverà il 2 dicembre per Telephone Explosion Records, intanto godetevi la prima traccia: “Problem Child”. Aldous Harding ne andrebbe fiera.

6. È il Bandcamp Friday!

Ogni primo venerdì del mese da marzo 2020, Bandcamp rinuncia alla sua quota di compartecipazione alle entrate per aiutare a sostenere economicamente i numerosi artisti indipendenti che utilizzano la sua piattaforma. Durante i Bandcamp Fridays circa il 93% del denaro (sono escluse le commissioni di elaborazione del pagamento) è devolto all’artista e all’etichetta discografica che hanno lavorato al progetto.

Perciò, se avevate intenzione di fare acquisti, è il giorno giusto per farlo.

5. I Liturgy danno i numeri

Il gruppo di Brooklyn experimental-metal Liturgy ha annunciato l’uscita del loro prossimo album per Thrill Jockey: 93696. Il disco sarà disponibile a partire dal 24 marzo 2023, ma intanto i Liturgy ci hanno lasciato As the Blood of God Bursts the Veins of Time, un mini-album di quattro tracce da considerare come un’appendice al loro prossimo progetto.

4. Meet Me In The Bathroom: la New York degli ’00s al cinema

Diretto da Dylan Southern e Will Lovelace, è in arrivo il prossimo mese nelle sale americane un documentario sulla scena rock newyorkese degli anni 2000 intitolato Meet Me in the Bathroom: parliamo, ovviamente, di Yeah Yeah Yeahs, TV on the Radio, the Strokes, Interpol, LCD Soundsystem and so on. Il documentario è tratto dall’omonimo racconto della scrittrice americana Lizzy Goodman uscito nel 2017. Qui sotto il trailer ufficiale.

3. Arima Ederra ci porta alla scoperta della cultura etiope

Arima Ederra è un’artista californiana, primogenita di rifugiati etiopi, che dal 2012 lavora incorporando il mezmur, la musica spirituale etiope, con la malinconia del jazz americano collaborando nel frattempo con artisti dal calibro di Mereba, Ravyn Lenae, and Noname. Oggi esce An Orange Colored Day, un insieme di brani dedicati alla sua famiglia, alla spiritualità e alla cultura etiope.

2. Ritorna Fever Ray

Karin Dreijer, metà del duo electro-pop svedese The Knife, ha pubblicato questo mercoledì per Rabid Records il suo primo brano da cinque anni a questa parte sotto lo pseudonimo di Fever Ray. La traccia si intitola “What They Call Us” ed è stata co-prodotta con il fratello e membro dei The Knife Olof Dreijer. Stilisticamente, è esattamente cosa ci aspettavamo: voce roca, testi sgrammaticati e un video musicale più che teatrale. Ne ha scritto il nostro Samuele Conficoni più nel dettaglio qui.

1. Loraine James pubblica il suo terzo album del 2022

Esce oggi per Phantom Limb Building Something Beautiful For Me, terzo album quest’anno per la produttrice londinese Loraine James, protagonista della nostra copertina del mese. Dopo il progetto self-titled pubblicato ad aprile sotto il moniker di Whatever The Weather (l’”ambient-minded alias of Loraine James”, come recita il suo profilo bandcamp) e 053 con il producer TSVI, arriva questo venerdì un disco-omaggio al grande compositore minimalista Julius Eastman.

Loraine James si è esibita ieri al ROBOT Festival di Bologna presentando il disco la notte d’uscita e non vediamo l’ora di riaverla presto in Italia.

(Viviana D’Alessandro)