La Top 7 della settimana (#20, 2019)

7. – Un nuovo EP per Dâm-Funk

Ecco un’altra uscita di gran classe firmata dal padrino della disco moderna Dâm Funk: nella notte di venerdì 17 maggio è arrivato il nuovo ep STFU II, seguito della prima parte uscita nel 2015. Musica da braccio fuori dal finestrino durante un giro in macchina al tramonto.

6 – I Vampire Weekend al Magnolia

Incredibile, a volte anche l’Italia viene considerata nei tour dei gruppi stranieri! Grazie a DNA Concerti non mancherà questa estate una data italiana per i Vampire Weekend, freschi dell’uscita di uno dei dischi indie più densi e solari degli ultimi anni, Father Of The Bride. Impossibile mancare il prossimo 9 luglio al Magnolia di Milano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5. – I Fugazi rifiutano l’offerta e vanno avanti

I Fugazi si sono sciolti nell’ormai lontano 2003 e mancano a tutti, anche al miliardario Ted Leonsis, proprietario di alcune squadre di basket ed hockey di Washington. Il magnate attraverso un tweet uscito in settimana ha offerto svariati milioni per un concerto-reunion della band in una delle arene di sua proprietà. Ian MacKaye, a quanto pare, ha già rifiutato l’offerta senza tanti giri di parole (e chi se lo aspettava eh?). Va bene, continueremo a vederceli su Youtube…

4. – Mike Patton annuncia, fortunatamente, il suo ennesimo progetto

Mike Patton è uno di quegli artisti dal talento così enorme e multiforme che può permettersi di giocare con qualsiasi genere musicale senza rimanere fedele ad un singolo progetto, anzi facendo della sperimentazione insieme agli artisti più disparati la cifra stilistica della sua carriera. La prossima avventura è stata appena annunciata: a settembre uscirà per la Ipecac Corpse Flower, frutto di una collaborazione col compositore francese Jean-Claude Vannier, conosciuto soprattutto per i suoi lavori con Serge Gainsbourg.

3. – Morrisey continua a (non) stupirci

“La sai l’ultima su Morrisey?” è ormai un tormentone di questi anni, durante i quali l’ex leader degli Smiths non ha mai smesso di sprofondare nella demenza senile più cupa, tra dichiarazioni controverse e dischi molto molto brutti. All’inizio di questa settimana ha voluto dichiarare al mondo il suo appoggio al For Britain Movement, gruppo politico di ultradestra pro Brexit ed anti Islam, esibendosi nel talk show di Jimmy Fallon con una spilletta ritraente il logo del partito, un forcone.

2. – Gli Who da Jimmy Fallon

Chi invece si è esibito in settimana nel talk show di Fallon senza fare cazzate sono gli Who, che si sono divertiti a suonare insieme al conduttore ed i Roots Won’t Get Fooled Again con degli strumenti giocattolo. Và com’è punk Pete Townshend con l’ukulele!

1. – Tyler, The Creator pubblica IGOR

Se nel corso degli anni ’10 è nata l’etichetta “post- Demarco” per raccogliere in un genere ideale tutti i giovani cantautori lo-fi da cameretta nati sull’onda del successo di Mac Demarco, possiamo considerare Tyler, The Creator come la versione hip hop del fenomeno. Dal 2011, anno del suo debutto Goblin, fa quello che gli pare musicalmente ed esteticamente ispirando milioni di millenials creativi di tutto il mondo ed alzando sempre più l’asticella. IGOR, l’ultimo capitolo di questa saga, è un altro passo in avanti nella carriera illuminata del rapper di Los Angeles.