Primavera Sound 2016, la Top7 dei live da non perdere (day 2)

Primavera-Sound-Barcelona-02Il Primavera Sound è il festival delle scelte difficili. Anche nella seconda giornata di venerdì 3 giugno sarà durissima mettere delle priorità, in attesa della pubblicazione degli orari ufficiali. Proviamo quindi a proporvi le nostre scelte su ciò che non dovreste proprio perdervi.

7. Nao

Da East London una delle voci più promettenti del panorama neo-soul britannico. Pensate a una FKA Twigs meno sperimentale e con l’R&B nel sangue. Sono bastati gli EP “So Good” e “February 15” per metterla in mostra.

6. Dinosaur Jr.

Le tradizioni si rispettano e i padrini dell’indie americano non deludono mai. Così come non hanno mai deluso nelle due precedenti apparizioni al festival. Con scalette mai banali e piene di chicche dalla loro carriera ormai trentennale.

5. Holly Herndon

Ci sarebbe anche Evian Christ, tra i pochi nomi elettronici che animeranno la seconda notte di Primavera. Ma vogliamo ancora una volta dare il giusto tributo alla sound designer e produttrice americana, in grado come pochi di dare un’anima e una peculiarità agli incubi hi-tech dell’elettronica contemporanea.

4. Jay Rock

Come vi abbiamo già scritto nella top 7 del day 1, il Primavera apre le porte al mondo hip hop. Senza rinunciare alla qualità. Uno di questi nomi è senz’altro il trentunenne rapper di South Los Angeles. Per orientarvi meglio, scuderia TDE, la stessa di Kendrick Lamar, Schoolboy Q e Ab-Soul.

3. Beach House

Terza apparizione anche per la band di Alex Scally e Victoria Legrand. Nel 2010 esordivano al festival imboscati in un affollatissimo ATP Stage, quando era ancora posizionato nella storica piccola arena, attualmente svincolo di passaggio dalla vecchia area del festival alla nuova area dei super-palchi. Poi nel 2012 il loro seguito è praticamente raddoppiato. Sono passati quattro anni, e intanto sono usciti due album, entrambi a sorpresa alla fine del 2015 e alla prova del grande palco, ci si aspetta una setlist tutta da scoprire e riscoprire.

2. Freddie Gibbs

Scampato nel 2014 a una sparatoria in quel di Williamsburg, il veterano della scena hip hop dell’Indiana è ancora qui tra noi. Dopo l’album scritto insieme a Madlib, “Piñata” è tornato alla grande con uno dei migliori lavori del 2015, “Shadow of a Doubt”.

1. Radiohead

Inutile fare gli snob. Restano una delle poche vecchie band da grandi platee che non è mai entrata nella crisi di mezza età con scelte artistiche o estetiche discutibili. Si sa poco e nulla del nono disco, ma difficilmente, dal vivo, deluderanno le attese alla loro prima volta al Primavera Sound. Thom Yorke ci è già passato, da spettatore per vedere Neil Young nel 2009, ma questa è un’altra storia.

Vi ricordiamo che sono andati sold out gli abbonamenti e i biglietti giornalieri per il venerdì e il sabato. Restano ancora in vendita dei biglietti per giovedì 2 giugno (vedi la nostra top 7 sugli artisti da non perdere) direttamente dal sito ufficiale del festival.