La top 7 della settimana (#42, 2015)

thank-your-lucky-stars-trailer-title-still
Una settimana come le altre, o forse no. Ecco le sette cose successe che ci hanno colpito negli ultimi sette giorni. I protagonisti? Le chitarre, le cover, i paesaggi americani, gli indizi segreti, i tacos, Donald Trump e il nudismo.

#7. 69 chitarre per i The World is a Beautiful Place & I am No Longer Afraid to Die

top7A quanto pare da qualche parte succederà questa meravigliosa follia: la band emo del Connecticut, che ha recentemente fatto uscire il suo ultimo lavoro “Harmlessness”, suonerà con sessantanove chitarristi. Dove e quando ancora non si sa, ma noi vorremmo tanto esserci.

#6. La cover degli Slayer di Natalie Prass

Conoscete A.V. Club? Se no, dovreste. È un sito di intrattenimento molto interessante, e tra le tante rubriche c’è “Undercover”, che funziona più o meno così: ogni anno la redazione compila una lista di canzoni da coverizzare, e man mano chiama artisti emergenti ad esibirsi in rifacimenti alquanto inusuali. Da qui sono passati Real Estate, Sylvan Esso, Ceremony. Questa settimana è toccato a Natalie Prass. Qui sotto, la sua cover di “Raining Bloog” degli Slayer.

#5. Aerosmith vs Donald Trump

“Stop using my song”. Steven Tyler degli Aerosmith qualche mese aveva avvertito il miliardario Donald Trump, reo di usare “Dream On” come inno della sua campagna per le primarie del Partito Repubblicano statunitense. Trump ha fatto orecchie da mercante (lo è, dopotutto) fino a qualche giorno fa, quando il frontman degli Aerosmith ha minacciato di correre per vie legali.

top1
#4. “In The Beginning” di Weyes Blood

Mi sono imbattuto per caso in questo nuovo video di Weyes Blood, progetto folk impersonato da Natalie Mering e ingiustamente poco considerato fino ad ora (almeno da me). La canzone è “In The Beginning”, tratta dal suo ultimo EP “Cardamon Times”, e il video è magnetico: sul folk malinconico e struggente di Weyes Blood si stagliano immagini  di paesaggi sconfinati, boschi di abeti, laghi, canoe, montagne, tutto impreziosito dal tipico formato super8. Da loop compulsivo.

#3. St Vincent cameriera

Che Annie Clark sia una ragazza d’oro lo diciamo da sempre. Questo recente episodio è solo l’ultimo di una lunga serie. In breve: se foste stati alla “Resident Taqueria” di Dallas qualche sera fa, a servirvi sarebbe stata proprio lei, Annie Clark-St Vincent. Il motivo è semplice: il ristorante messicano è stato appena inaugurato dalla sorella e dal marito. Che brava ragazza.

top4

#2. L’indizio dei Beach House

12115420_415261278663642_603732175626798448_n
Proprio oggi esce “Thank Your Lucky Stars”, il secondo disco dei Beach House in un anno, annunciato a sorpresa poco più di una settimana fa. Nessuno se lo aspettava. Oppure no. I due di Baltimora avevano infatti lasciato un piccolo indizio sul vinile di “Depression Cherry”: nella foto sopra infatti si vede il nome del titolo inciso su una delle due side. Ehe. Ascoltate “Thank Your Lucky Stars” qui.

#1. Miley Cyrus e The Flaming Lips in tour insieme, nudi

Ebbene sì. La strana collaborazione tra la controvers popstar e la band di Wayne Coyne, dopo aver fruttato l’uscita di un intero album (“Dead Petz”, nemmeno così male), non si ferma. A-n-z-i. In un post sul suo profilo Instagram, Coyne ha annunciato che la Cyrus si è messa in testa di esibirsi in uno show che potrebbe fare la storia: lei, i The Flaming Lips, e il pubblico completamente nudi, mentre viene spruzzato latte ovunque. Che meraviglia.
Nell’attesa, godiamoceli in questo memorabile live, quando si esibirono in una cover di “A Day In The Life” dei Beatles.