Way Out West, il festival dell’eterogeneità svedese

Non è ancora definitivo il cast del Way Out West di Göteborg (13-15 agosto), il festival estivo più importante di Svezia. Ma dalle prime conferme è lecito prefigurare il classico mix di stili, tendenze e generi assai gradito in quelle latitudini. Per fare un po’ di nomi: Beck, Todd Terje, Flying Lotus, Pet Shop Boys, Caribou, Tyler the Creator, Run The Jewels, The War On Drugs, Future Islands, Future Brown, Viet Cong, Iceage, Natalie Prass e moltissimi altri. Buona parte della line-up è ancora in via di conferma e, come ogni anno, si conoscerà solo a fine luglio il cartellone completo.
Dopo aver visto lo scorso anno sullo stesso palco Outkast e Motorhead, non ci si stupisce più di nulla (vedi qui). Tra i punti di forza del festival l’atmosfera molto tranquilla e rilassata, i numeri relativamente contenuti (25mila persone in tre giorni nonostante i nomi altisonanti in cartellone) e la venue, il parco Slottskogen, splendida area verde nel cuore dell’area hipster della città più hipster di Svezia. Tra le altre peculiarità un po’ più bizzarre per il pubblico italiano il divieto di consumo degli alcolici fuori da aree appositamente delimitate e l’assenza di prodotti a base di carne e pesce. Nel parco si vende solo dell’ottimo cibo biologico e vegetariano, l’acqua comunque è gratis, da rigorosa tradizione svedese.
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Alla chiusura del parco il festival orgogliosamente eco-friendly e a impatto zero, si sposta in centro fino a tarda notte per lo Stay Out West che si divide in una decina di suggestive location nel centro della città svedese.

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Pass ancora disponibili, al prezzo di circa 200 euro per i 3 giorni, inclusi tutti gli afterparty.
Info: www.wayoutwest.se