[#tbt] L’ultima conquista dell’Impero Britannico

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Giovedì 21 Agosto. Anno 1997 D.C. Il giovedì in cui il mondo intero si fermò di colpo: il giorno dell’ultima conquista dell’Impero Britannico.

Dopo un anno trionfale (il ’96) che li ha visti trionfare su due fronti, tra il milione di copie di “Don’t Look Back In Anger” ed i 250000 spettatori dei concerti di Knebworth in Agosto, gli Oasis vogliono per il loro terzo album la vetta dell’Everest. La gestazione è quanto mai complicata e i pareri sul nuovo materiale a dir poco discordanti, ma la stampa e i media mondiali non sembrano aspettare altro: pazienza che il singolo di lancio “D’You Know What I Mean” si riveli una Wonderwall elettrificata e dilatata oltre i sette minuti.

Il giorno dell’uscita di “Be Here Now” diventa un evento da Guinness dei Primati. 350000 esemplari venduti nella sola Inghilterra, debutto da primi nelle classifiche di tutta Europa e secondi nella Billboard americana. Il disco più venduto nel primo giorno d’uscita, per poi divenire il più smerciato nei mercati di seconda mano a fine anno.

Il resto è storia, l’inesorabile declino della Cool Britannia – ultimo fenomeno di massa è “Urban Hymns” dei Verve – che comincia il 31 Agosto con la morte di Lady D e sfocia nella disillusione e le promesse non mantenute dal “new labour” Tony Blair. Tradotto in musica, è tempo per la seconda giovinezza di Sir Elton John e l’esplosione di Robbie Williams, che ruberanno il pubblico ad Oasis e compagnia bella; non è esattamente una catastrofe, se dall’altro lato escono capolavori quali “Ok Computer” e “Ladies And Gentlemen, We Are Floating In Space”.

Le parole del Godlike Genius Noel Gallagher sull’argomento terzo album sono ciliegina sulla torta di quello che io definirei un fiasco meraviglioso.

«È il suono di … un gruppo di ragazzi, con la coca, in studio, che non gliene fregava niente di niente. Non c’è proprio basso…Tutte le canzoni sono davvero lunghe e tutti i testi sono merda e per ogni millisecondo in cui Liam non dice una parola c’è un riff in stile Wayne’s World»
(Noel Gallagher)

(Matteo Maioli)

#tbt #volume7
giovedì 3 luglio 2014