Intervista ai Ladytron

I Ladytron a distanza di dieci anni dal loro esordio sul mercato discografico sembra che non abbiano proprio intenzione di mollare la presa, e anzi a cavallo tra la riedizione dei loro primi tre dischi, arricchiti da bonus tracks, l’uscita di un “best of” e la registrazione del loro quinto disco, trovano anche il tempo di rispondere a un’intervista kalporziana, durante la quale aprono e ci illustrano il loro mondo musicale. A parlare è Daniel Hunt, fondatore e principale compositore della band, che parte dal presente di questi mesi, le reissue degli album e la raccolta “00-10” in uscita il 28 marzo:

“Le nuove edizioni dei nostri primi tre album sono essenzialmente dovute alla volontà di renderle nuovamente disponibili nel catalogo della nostra label. Sono state infatti fuori catalogo per un anno o due e dunque, dopo dieci anni, ci è sembrato il momento giusto per ripubblicarle in modo che queste reissue avessero senso. Inoltre abbiamo deciso di mettere insieme una compilation che fosse rappresentativa del nostro lavoro in questi dieci anni. E questo non può rappresentare un riassunto completo della nostra carriera, anche perché abbiamo appena completato il quinto disco, che uscirà in estate”.

Puoi dare qualche anticipazione riguardo al nuovo disco che state ultimando?
“Abbiamo avuto molto più tempo per registrarlo e dunque tutto il processo è stato complessivamente più rilassato del solito. Abbiamo voluto qualcosa che fosse coerente con noi stessi e che fosse un blocco unico, più album rispetto ai precedenti lavori. Esplora nuovi territori sonori, fino ad ora sconosciuti per noi, e allo stesso tempo ripercorre territori musicali già esplorati. E stato un lavoro molto soddisfacente e mi ritengo molto soddisfatto del risultato, lo sento come il nostro disco migliore. E’ per noi come l’inizio di una nuova fase”.

Tornando indietro negli anni ti sembra che il vostro primo disco e “Velocifero” siano così diversi? Quali sono secondo te i cambiamenti principali nella musica dei Ladytron durante il corso della vostra carriera?
“Sicuramente si tratta due dischi molto diversi, ma è anche ovvio che ascoltandoli si capisce che sono stati registrati dalla stessa band. D’altra parte se non un gruppo non cresce e cambia artisticamente nell’arco di dieci anni significa che è già morto, no?”.

Parlaci del nuovo EP “Ace of Hz”.
“Si tratta di un pezzo inedito che sarà nella raccolta “00-10. Nell’EP ci sarà anche un altro inedito e alcuni remix fatti da Punks Jump up e altri, con un mega mix ad opera di Tiesto, che potrebbe sorprendere molti”.

Ladytron – “Ace Of Hz”:

C’è qualche gruppo o artista per il quale non hai mai creato remix, ma che ti sarebbe piaciuto remixare?
“In questo periodo sto pensando di meno ai remix e molto di più alla produzione. In passato ho avuto l’opportunità di lavorare a remix di band che amo davvero, ma ultimamente sono maggiormente focalizzato sul lavoro diretto con gli artisti e sui loro dischi. Ora preferisco anche le collaborazioni al lavoro di remix. Attualmente sto lavorando ad alcune collaborazioni con amici che rispetto musicalmente”.

Qual’è il miglior momento della vostra carriera decennale e quale invece il peggiore?
“Non penso di poter identificare un momento singolo, perché vedo questi dieci anni come un periodo di tempo fluido. Ci sono stati alcuni concerti eccezionali, come quelli in Cina o in America latina. Ovviamente ogni volta che scriviamo un nuovo disco lo sentiamo come una nuova tappa. E, in effetti, dopo cinque dischi e una raccolta, devo dire che non tutti possono essere così fortunati. Momento peggiore? La vita è troppo breve”.

(Francesco Melis)

22 marzo 2011

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