SOCIAL DISTORTION, “Hard Times And Nursery Rhymes” (Epitaph records, 2011)

Troppi sono gli anni passati dall’ultimo lavoro in studio dei redivivi Social Distortion, quanti di voi avrebbero mai scommesso sul quel vecchio cavallo zoppo di Mike Ness? La tempra del fuoriclasse non gli è mai mancata ma quanto ridicolo può sembrare un uomo di quasi cinquant’anni proporre la solita pantomina del punk attempato e arrabbiato con il mondo? Molto.

La realtà dei fatti è che il gruppo di “Mommy’s Little Monster” è ormai defunto da molto tempo. Quello che ne rimane è la splendida verve del Johnny Cash del punk californiano che dirotta il proprio sound in modo irreversibile verso sonorità folk americane, un’attitudine sincera e piacevolmente proletaria dove l’hard rock dalle tinte soul del singolo “California (Hustle And Flow)” o il rock sanguigno di “Gimme The Sweet And Lowdown” e “Diamond In The Rough” riescono appieno a rappresentare quello che è la nuova vita del dannato Mike. Non ha più bisogno di nascondersi dietro nuove schiere di ragazzini urlanti, da un certo punto di vista la naturale prosecuzione dei suoi intimistici lavori solisti è proprio questo “Hard Times And Nursery Rhymes”.

Un’insolita cura per gli arrangiamenti e per le melodie ci regala le migliori sorprese, ”Far Side Of Nowhere” non si vergogna di ricordare certi R.E.M. mentre, relegata alla gloriosa tradizione Social Distortion, rimane la punkeggiante e conclusiva “Still Alive”. L’unica negatività del lavoro è che, dopo sette anni da “Sex, Love And Rock’n’Roll”, ci si sarebbe aspettato uno sforzo artistico più consistente che undici pezzi (nell’edizione in vinile in aggiunta due bonus track – “Take Care Of Yourself” e “I Won’t Run No More”) che comprendono una cover di Hank Williams (“Alone And Forsaken”), una strumentale (“Road Zombie”) e una canzone già rodata da qualche tempo nei loro innumerevoli live set (la già citata “Still Alive”). Indipendentemente da tutto “Hard Times And Nursery Rhymes” è il disco che rappresenta appieno i Social Distortion nel 2011, come il solito massimo rispetto ai vecchi leoni.

70/100

(Antonio Anigello)

27 febbraio 2011

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