BELLE & SEBASTIAN, “Write About Love” (Rough Trade, 2010)

I Belle & Sebastian piombano nel nuovo decennio quattro anni dopo “The Life Pursuit”, disco non certo atterrato su un tappeto di fiori steso dalla critica. Una prassi, questa, che sembra trovare terreno fertile ad ogni nuova uscita da quando i nostri sono approdati a Rough Trade dopo l’addio alla Jeepster, l’etichetta che li ha lanciati a metà anni novanta. Eppure i glasvegiani non devono certo guardarsi allo specchio: anche a questo giro possiamo stare a parlare del più e del meno, ritirar fuori i discorsi tipo quando suonavano cosà, le ballads degli esordi, quando c’era Isobel Campbell, quanto vogliano essere kitsch i B&S del 2000 (avevate solo da non sdoganare “Legal Man”!) e via dicendo. Oppure possiamo semplicemente schiacciare play e lasciare che “Write About Love” racconti quel che ha da dire.
L’opening affidata a “I Didn’t See it Coming” lascia infatti spiazzati: la voce di Sarah Martin è ammaliante e si stende su una melodia piano e chitarra tra le migliori mai proposte. Si prosegue con due pezzi up-tempo (“Come on Sister” e il bel singolo “I Want the World to Stop”) inframezzati da un nuovo lento, “Calculating Bimbo”, che scorre via senza graffiare. Ci pensa però “Little Lou…”, cantata da Stuart Murdoch assieme a una Norah Jones decisamente piacevole, a riportare lo standard di ballate a livelli che più si confanno ai nostri. Il bilancio del lato A (ragioniamo in logica vinile) non può che essere positivo.
La seconda tranche, aperta da una title track che si vota al pop più solare, presenta invece dei B&S maggiormente scanzonati e totalmente easygoing sulla falsariga di diversi pezzi del disco precedente: tra questi il più allegro-cazzaro è “I’m Not Living in the Real World” (nella cui strofa odo echi di “Nella Notte” targata 883), non a caso cantato dall’immenso Stevie Jackson, seguito dalla (non eccelsa) doppietta che chiude il disco. Il passato si respira ancora a pieni polmoni in “The Ghost of Rockschool”, una semi ballad ricca di fiati, tastiere e reprises che è una chicca assoluta.
Insomma, tanto ci dovevano e tanto ci prendiamo: nel 2010 restano i Belle & Sebastian del nuovo millennio. E non può che andar bene così.

(Daniele Boselli)

Collegamenti su Kalporz:

Belle And Sebastian – Concerto al Play Art (25.07.2010)
Belle And Sebastian – Concerto al Vox (Nonantola – MO) (25/5/2006)
Belle And Sebastian – The Life Pursuit
Belle And Sebastian – Concerto a Milano (17/3/04)
Belle And Sebastian – Dear Catastrophe Waitress
Belle And Sebastian – Storytelling
Belle And Sebastian – Concerto a Milano (16/4/02)
Belle And Sebastian – Jonathan David (CDS) + I’m Waking Up To Us (CDS)
Belle And Sebastian – Fold your hand child, you walk like a paeseant
Belle And Sebastian – The Boy With The Arab Strap
Belle And Sebastian – If You’re Feeling Sinister
Belle And Sebastian – Tigermilk
Norah Jones – Il 2 novembre esce “Featuring…”, la raccolta delle collaborazioni di Norah Jones (31.08.2010)

02 novembre 2010

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