Stanley Donwood, El Chupacabra e la fine del mondo secondo Giacobbo

La Sig.ra Mona York, di Frustuck, nello Staffordshire, abbandona la spesa sul 7 barrato. Un gatto si volta sulla schiena, a Calcutta. Edoardo Fistola, fantino viterbese, viene investito da un’autobotte in pieno centro. A Carpi, uno schizofrenico appena scappato dal Diagnosi e Cura vede l’uomo falena in fila al Lidl. Nel Mar Caspio, uno storione viene pescato. In Islanda Pakka Lekkonen scuoce gli spaghetti durante la cena di addio al celibato.
E’ il 30 dicembre, sono le ore 23.59.00. Cosa unisce questi inspiegabili avvenimenti? Cosa vogliono significare? Quale tremendo presagio annunciano?.
2012, la fine del Mondo! Leggete questo libro di Giacobbo Connor. Egiziani, Maya ed extraterrestri complottano contro di noi e ci stanno per fare un culo come una pignatta, grazie a piramidi, bitume, menhir di compensato, raggi ultrafecali, curvature birbanti dello spazio-tempo. E c’è anche il Chupacabra!

Stanley Donwood, “El Chupacabra”, in mostra alla Galleria “Weapon of Choice” di Bristol, dal 10 luglio al 9 agosto 2009.

(Matteo Marconi)