RADIO BIRDMAN, Radios Appear (Sire, 1978)

I Radio Birdman del medico militare-chitarrista- compositore americano Deniz Tek e dell'”Aussie” purosangue Rob Younger furono, assieme ai Saints il più grande gruppo della scena rock australiana.

La loro musica viene ancora in qualche modo inquadrata nel movimento punk, più per un fatto cronologico (il disco di cui si parla apparve nella versione australiana nel 1977) che per un’effettiva affinità artistica. Le radici del suono Birdman sono essenzialmente quelle del Detroit sound di Stooges ed MC5, non disdegnando certo hard rock alla Blue Oyster Cult.

La differente concezione musicale dei Birdman rispetto al punk si rende evidente anche nella maggiore attenzione al suono e nella grande abilità tecnica dei musicisti. Il suono di Deniz Tek è quanto di più personale si possa immaginare, una chitarra veloce e tagliente capace di alternare riff e assoli con un’eleganza e disinvoltura assolutamente estranee al chitarrismo punk.

E se brani come “What Gives” possono pur essere accostati come approccio alla musica punk (ma attenzione al solo mozzafiato di Tek), è chiaro, davanti a brani come “Man With Golden Helmet” che ci troviamo di fronte ad uno straordinario gruppo rock a tutto tondo, che prende le mosse dal garage ma che è anche capace di lanciarsi in fantasie musicali pianistiche (ai limiti del jazz) piene di ispirazione e di classe superiore.

Indimenticabile “Descent into The Maelstrom ” – echi di Edgar Allan Poe – , brano ricco di pathos, in cui la voce di Rob Younger si candida autorevolmente come una delle più espressive in assoluto nella musica rock e in cui Deniz Tek raggiunge i vertici come compositore e come chitarrista, sciorinando assoli allo stesso tempo lirici e furibondi.

La descrizione di questo storico disco non può non concludersi con quella che ritengo la più bella tra le tante cover realizzate di “You’re Gonna Miss Me” dei 13th Floor Elevator di Roky Erickson. Il brano qui perde la propria anima psichedelica ma viene ricreato in pura versione garage, mantenendo inalterata se non ampliata la carica adrenalinica.

P.S.:
quella di cui ho parlato è la versione Americana del disco d’esordio dei Radio Birdman, originariamente edito in Australia per l’etichetta Trafalgar con alcuni titoli diversi e brani rifatti (tra i brani presenti nella prima versione da segnalare la cover di T.V. Eye degli Stooges e la stupenda “Love Kills”).

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