• ANI DIFRANCO, Educated Guess (Righteous babe / Self, 2004)

    ANI DIFRANCO, Educated Guess (Righteous babe / Self, 2004)

    Il suono della solitudine. Artistica e personale. Quanta forza possano avere una voce e una chitarra, e una testa pensante, nell’anno 2004, forse solo Ani Difranco riesce a capirlo. Sono il primo a sostenere che i ritmi di composizione che tiene questa ragazza siano forsennati e non facciano bene alla sua creatività, ma chi si…

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  • AIR, Talkie Walkie (Source / Virgin, 2004)

    AIR, Talkie Walkie (Source / Virgin, 2004)

    La leggerezza è la sensazione finale che lascia questa ultima prova del duo formato da Nicolas Godin e Jean-Benoit Dunckel. Leggerezza connaturata al progetto Air a partire dalla denominazione stessa, potremmo aggiungere. Era leggero ed etereo (e malgrado ciò sensualissimo) quel “Moon Safari” che, ben lungi dall’essere un disco d’avanguardia è diventato ormai un “must”…

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  • THE ZEN CIRCUS, Doctor Seduction (Le Parc Music / Linfa records / Self, 2004)

    Se avete già sentito parlare degli Zen Circus, il 99% delle volte li avrete trovati descritti come “i Violent Femmes italiani”; una descrizione veritiera, che però, ascoltando questo “Doctor seduction”, appare quantomai riduttiva. Giunti al terzo album, i tre pisani non rinnegano il suono che li ha condotti e ispirati, ma lo disciplinano, rendendolo meno…

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  • PAOLO BENVEGNU’, Piccoli fragilissimi film (Santeria/ Stoutmusic/ Audioglobe, 2004)

    Dostoevskij scrive “L’idiota” parlando di una persona che ha sensibilità diverse, superiori. Un ipersensibile, come chi sa godere di gioie minime, come chi cerca l’imperfezione che rende vivi, e reali. Questo è Paolo Benvegnù, un’artista di sensibilità superiore: c’erano stati gli Scisma a dimostrarlo, e ora queste nuove canzoni lo testimoniano una volta di più,…

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  • BREAKFAST, Ordinary Heroes (Mescal / Sony, 2004)

    Se un album andasse giudicato solo dalla cartella stampa, questo “Ordinary heroes”, seconda prova del duo italo-australiano Breakfast, andrebbe preso e lanciato dalla finestra. Ve ne trascrivo un pezzetto: “L’eroe, quello vero, non si riconosce negli stili di vita che troppo spesso i media esaltano. L’eroe è l’uomo semplice, l’uomo qualunque, ordinario rispetto al lirismo…

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  • VERDENA, Il suicidio del samurai (Blackout / Mercury, 2004)

    È facile, fin troppo facile, essere prevenuti nei confronti dei Verdena. Fin dall’inizio i giudizi su di loro sono stati estremi: da una parte chi non può sopportarli, un po’ per la musica e un po’ per il successo che hanno ottenuto sin dal primo disco; dall’altra, invece, chi li vede come i nuovi profeti…

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  • MARCO PARENTE E MILLENIUM BUGS’ ORCHESTRA, L’attuale jungla (Mescal / Sony, 2004)

    Eccolo qua, finalmente, il live di Marco Parente con una big band. Registrato durante tre concerti tenuti durante l’estate 2003, “L’attuale jungla” è una testimonianza fedele di quello che durante lo scorso anno ho visto accadere per ben due volte, con il cantante napoletano sul palco: dove tutti o quasi si fanno attirare dall'(ab)uso degli…

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  • ONEIDA, Secret Wars (Jagjugawar, 2004)

    A poco più di un anno di distanza da “Each One Teach One”, doppio cd capolavoro vincitore dei MusiKàl! Awards, il gruppo di Kid Millions e Bobby Matador torna sulla piazza, presentando il nuovo lavoro “Secret Wars”. E stupefacendo fin dal primo brano: l’ammaliante trama di “Treasure Plane” si sviluppa con un andamento molleggiato, psichedelico,…

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  • BJORK, Medùlla (One little Indian / Universal, 2004)

    C’è stato un tempo in cui la musica era un’esperienza minima e totale, e il suono usciva dalle cose più elementari: due oggetti picchiati l’uno contro l’altro, il proprio corpo, la propria voce; la musica si faceva assieme, allora, era una creazione di comunità. Gli strumenti sono arrivati dopo, e le cose sono cambiate. Ora…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010