Avvertenza: questa recensione è inutile. E lo è per un motivo: chi ha aspettato per nove anni il nuovo disco dei Casino Royale, è volato nei negozi lo stesso giorno dell’uscita di “Reale”. Il giorno dopo, al massimo. Chi altro potrebbe bramare questo disco? Certo non chi non li poteva soffrire già dieci anni fa,…
-
Ci risiamo. L’ennesimo sciroccato del nuovo folk. Una scena che, guidata da Sua Maestà la Grande Incompresa Vashti Bunyan, ha dettato nuove regole di purezza e di voci particolarissime alla musica di questi anni, e i capolavori non sono neppure mancati: basti pensare agli incanti di Joanna Newsom o al prezzemolino Devendra, più onnipresente di…
-
Quando vidi gli En Roco dal vivo per la prima volta, deliziosi e acerbi com’erano, mi rimase impresso un particolare: Enrico, il cantante che a fatica guardava il pubblico negli occhi, indossava una vecchia maglietta dei Jesus And Mary Chain. Un bel contrasto, per chi era seduto su uno sgabello colorato a cantare canzoni timide…
-
Play. Qualche secondo di silenzio, chitarre eteree a vagare in un cielo poco rassicurante, e poi, la botta. Proprio come quando sali sulle montagne russe: l’ascesa lenta, lentissima, e un precipitare vorticoso dove non c’è un attimo di tregua. “Under the thunder”, il terzo disco degli OJM, inizia proprio così, e a produrlo c’è Michael…
-
Come suona un disco hip-hop fatto da qualcuno che l’hip-hop lo odia in maniera abbastanza palese? Molto bene, verrebbe da dire, anche perché le dodici canzoni di “Matters of love and death” fanno di tutto per affrontare il genere in maniera laterale, cercando per quanto possibilie di non farsi ingabbiare nel clichè. Nuccini è hip-hop…
-
Io? No. Mai stato un grande fan degli Arab Strap. Di solito, le sbronze tristi, l’ossessione per il sesso e la malinconia tremeda erano cose che conoscevo anche senza che qualcuno me ne cantasse costantemente. Però, ora che la storia è arrivata alla fine, devo dire che mancheranno. Perché avevano la capacità di cantare le…
-
Quando la canzone più breve di un disco dura più di sette minuti, il titolo si riferisce a una leggenda celtica e la copertina è un dipinto che sembra provenire da altri tempi, è facile pensare a una parolaccia: prog. Eppure, in queste cinque canzoni non c’è una sola traccia di pesantezza: tutto fluisce come…
-
Disarmante. É disarmante scoprire come un disco tanto semplice possa colpire con violenza. E non è questione di volumi: quasi tutte le canzoni, qui, sono accompagnate da un pianoforte con cui le dita di Frida giocherellano, in totale assenza di virtuosismi e con la sacra triade delle cantuatrici al pianoforte (Joni Mitchell, Carole King e…
-
Ho aspettato un po’, cercavo il momento giusto per ascoltare questo disco: la tradizione Constellation – e le voci femminili emerse dal collettivo artistico canadese – non sono mai state sinonimo di ascolto facile e rassicurante. Perché la Bozulich avrebbe dovuto fare eccezione? Poi, l’immersione nell’inferno, e la rivelazione: non esiste un momento giusto per…