Grazie a Dio, qualcuno ha ancora il gusto della melodia, il sorriso dispettoso di chi sa incattivirla appena e l’intelligenza di non complicarla troppo: al terzo disco, i Kech magari avranno perso l’irruenza piena di fuzz che scompaginava il debutto “Are you safe?” ma, nel frattempo, sono diventati grandi, hanno preso coraggio e si sono…
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Qualche tempo fa, sono tornato nel liceo da cui erano faticosamente riusciti a buttarmi fuori, dopo cinque anni di polemico battibecco e ostentato disinteresse. Ho ritrovato tutto com’era: la professoressa d’inglese col suo taglio di capelli a scodella e il rossetto sui denti, quello di matematica che mi incuteva terrore al solo sentire la sua…
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Ahimè. Shara Worden è stata colpita dal morbo dell’amico Sufjan Stevens: pubblicare, pubblicare, pubblicare. Il risultato è un disco di remix, questo “Tear it down”, che giunge a soli sei mesi dal debutto, il bellissimo “Bring me the workhorse”. Se ne poteva fare a meno? Certo. I fan ne possono fare a meno? Direi di…
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Manco fosse una piccola Björk, con la sua particolare bulimia da pubblicazione, negli ultimi due anni Marco Parente ha testimoniato in molti modi il grosso salto fatto fare alla sua arte: due dischi gemelli, uno spettacolo basato su un immenso archivio di reading di scrittori dimenticati e, infine, un doppio DVD a testimoniare un periodo…
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È dalle immagini che si ricostruisce il cambiamento: “Confini” era un corpo nudo tra le lenzuola, rosso carnale e purezza; “Tra tutto e niente”, quattro anni dopo, è la trama sottile di lana rosa, calore invernale che protegge dal mondo esterno. È banale dire che il gruppo sia cresciuto, ma è esattamente quello che è…
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La delicatezza della luce che attraversa i campi è l’immagine che ci introduce nelle malinconie da divano dei Mauve, trio piemontese nato da poco tempo e già padrone di sé. È bastata una chiacchierata nel giardino di una biblioteca, a Carlo (chitarra e – timida – voce) ed Elda (batteria) per decidere di suonare assieme,…
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Normalizzazione? No, credete a me: i Deerhoof, la normalità, non sanno nemmeno dove stia di casa. Oppure, se lo sanno, se ne tengono volutamente alla larga. Giunti al nono album, sembrano un po’ più addomesticati, ma la miglior immagine per descrivere la loro musica rimane quella di un frullatore: un gigantesco contenitore dove finisce dentro…
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Staccare la spina è sempre una buona regola di vita. Più che mai per un gruppo bisognoso di rinnovarsi, come la Juniper Band dopo il burrascoso divorzio dall’etichetta Suitesuide. Nati quasi per caso da un concerto acustico del gruppo madre, gli You Should Play In A Band suonano come un devoto e personale omaggio all’America…
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Piccole linee, connessioni che esistono da millenni: l’area del Mediterraneo è tutta così, ed è attraverso questi legami che sono nati i Radiodervish e il loro meticciato musicale, partito da Puglia e Palestina per raccontare il mare magnum e le sue genti. “Amara terra mia” non è semplicemente il loro nuovo disco, arrivato due anni…
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“Get evens” è uscito a ridosso delle mid-term americane (quelle che hanno indicato a Bush che il paese non era più con lui), ma è solo una coincidenza, per quanto simbolica. Difficile che le parole di fuoco, antagoniste con cervello, del disco degli Evens, abbiano convinto qualcuno a votare democratico: insomma, riuscite a immaginarvi un…