Se ogni disco pubblicato dalla Leaf fosse della grandezza dei capolavori dello scorso anno (il jazz bambinesco e concreto di Hanne Hukkelberg e la classicità electro di Murcof), si dovrebbe davvero andare in pellegrinaggio a Londra e costruire un monumento davanti alla sede dell’etichetta. Eppure, non sempre siamo così fortunati. Le astrazioni jazzy degli australiani…
-
La nostalgia prende la gola. Parcheggio la macchina davanti all’Idroscalo, proprio dove un mese prima avevo visto il mio ultimo festival, il MiAmi. Sono cambiate molte cose, da allora. Manca una persona, ma il clima della giornata è lo stesso: caldo, rilassato, disteso, invischiato nella birra. E la birra non è la bevanda adatta da…
-
Ci sono momenti in cui proprio non hai voglia di uscire di casa. Stai a fissare le ragnatele sul muro, i poster che si stanno scollando dalle pareti, incapace di reagire. Sono quei momenti in cui gli amici cercano di trascinarti fuori casa, e magari ci riescono pure; poi però torni nella tua stanza e…
-
Passi gli anni ad ascoltare decine di magnifici dischi di musica elettronica, spingendo sempre più lontano il pregiudizio che la macchina è sinonimo di freddezza. Ti torna in mente Björk, quando dice che piegare un oggetto freddo alla tua volontà e dargli umanità è la parte più bella della creazione. Oppure ricordi i molti dischi…
-
Tunng, fa la corda di nylon pizzicata da un’unghia. Tunng, fa il macchinario con tutti quegli strani filamenti colorati. Il duo inglese non avrebbe potuto azzeccare nome migliore per descrivere questa musica: un suono talmente fuori dall’attuale da avere l’odore del vinile e la memoria di camicie hippie; un suono talmente moderno da captare segnali…
-
Premessa: chi riesce a intitolare un album “Impeach my bush”, giocando su doppi sensi politico/sessuali, per me un po’ di genialità, da qualche parte, la deve avere. E Peaches è così: non passerà mai alla storia per la musica che fa (che in fondo è davvero robetta di poco conto), ma per quello che fa…
-
Piaccia o no, il signor Richard D. James è un’icona della cultura pop: l’icona più ostile, nascosta, scontrosa e inavvicinabile che potesse esserci, ma pur sempre un’icona. Non potremmo chiamare in altro modo chi ha reso l’elettronica d’avanguardia un genere avvicinabile alla massa, con genialità sonore e visuali come “Windowlicker” e “Come to daddy”. Il…
-
Rincorro telefonicamente i Gossip da una giornata intera. Sono abbastanza ansioso di parlare con Beth Ditto, un personaggio interessante, l’energia delle prime riot grrrls e la forza di una voce incredibile. E’ il 27 giugno e sono all’”Hana-bi” di Marina di Ravenna: il loro tour europeo li porta a suonare proprio in riva al mare.…
-
Giravano brutte voci sui Giardini Di Mirò. Di blocchi creativi, di scioglimento. E invece no: dopo “Punk…not diet”, vecchio ormai di tre anni e non perfettamente riuscito, i GdM si stavano semplicemente muovendo altrove, assecondando le curiosità della loro opera seconda. “North atlantic treaty of love” raccoglie due EP usciti negli ultimi mesi, e mostra…
-
Una donna stilizzata, fatta di geometrie sgembe. Con la bocca piegata in un sorriso ironico e pericoloso, un coltello abbassato ma pronto a colpire. L’immagine di copertina rende perfettamente l’idea del disco dei bresciani Black Eyed Susan: la loro è musica oscura, spezzata, viscerale; è tensione sul punto di esplodere; è la profondità notturna di…