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Quattro tracce in 40 minuti raccolte in un EP, “GHSTING”, è il risultato della collaborazione delle due artiste polacche Alex Freiheit e Aleksandra Słyż uscito il 20 giugno su Maple Death Records.
Un ideale soundtrack di un horror caleidoscopico ambientato nel Baltico dove le voci si insinuano tra ritmiche ipnotiche e ancestrali su paesaggi decisamente dark.
Alex Freiheit, poetessa e cantante, è nota soprattutto per il suo lavoro magnetico con il duo SIKSA. Negli ultimi dieci anni ha esplorato narrazioni femministe intime, favole postmoderne e mitologie queer, dando vita a racconti provocatori e fuori dagli schemi. In questa innovativa collaborazione con la talentuosa compositrice Aleksandra Słyż, le due artiste affrontano un’archeologia dell’esagerazione e della menzogna, scavando nel cuore pulsante di storie viscerali, impregnate di odori, macchie, secrezioni e organi lacerati. Una Freiheit senza occhi, vestita con un binder e con in mano una bottiglia di liquido corrosivo, infesta gli ospiti dell’hotel e racconta storie sulle attività nascoste e altri segreti che si svolgono tra le mura degli hotel quando nessuno guarda.
La sua narrazione avvincente si sposa perfettamente con la musica spettrale e inquieta. Słyż suddivide il testo in quattro capitoli, mescolando abilmente elementi sintetici ed acustici. Combina suoni di sintetizzatori con fiati, percussioni e voce, costruendo un paesaggio sonoro teso e in continuo movimento. La voce di Freiheit ha una sincerità tagliente, dove un ritmo che inquieta poi, all’improvviso, si trasforma in un ciclo ipnotico e meditativo.
Alexsandra Słyż è una compositrice, musicista e sound engineer polacca. Si è laureata presso l’Università A. Mickiewicz di Poznań, l’Accademia di Musica di Poznań e il Royal College of Music di Stoccolma. Nelle sue composizioni, Słyż esplora le relazioni tra suoni acustici e sintetici. Questo processo è spesso radicato nei sistemi di accordatura naturali, attraverso i quali costruisce strutture di droni ricche e complesse che evidenziano il potere delle tensioni microtonali ed elettroacustiche. I sistemi di sonificazione interattiva sono un’altra parte importante della sua pratica artistica. Tra il 2017 e il 2022 Słyż ha condotto una ricerca artistica che prevedeva esperimenti pratici sulla sonificazione del movimento e su vari tipi di interazione. I suoi lavori sono stati presentati nei più importanti festival musicali europei e in varie sedi importanti, tra cui Rewire Festival; CTM; Aarhus Festival; Unsound; Fiber Festival; NODE; Warsaw Autumn; Kyiv Music Fest; OSA Festival; ORF musikprotokoll; The Royal Concertgebouw; Fylkingen; Ancienne Belgique; The National Polish Radio Symphony Orchestra; Kunsthalle Helsinki; Meet Factory; Dom im Berg; MONOM; Kunsthal Gent.
Alex Freiheit, vocalist, performer, cantautrice e poetessa di Gniezno, si è fatta conoscere in Europa e nel mondo grazie al duo SIKSA. Ha tenuto oltre 400 concerti in Europa e Asia, dai piccoli club e squat ai più grandi festival europei (Unsound, Le Guess Who?, Festival d’Avignon, ESNS, Tallinn Music Week, Mieczysław Karłowicz Philharmonic in Szczecin, Berghain, MeetFactory, Cave12, MENT, Festival di Santarcangelo, Raw Power Festival, Pardon To Tu, IDEAL Barcelona, Case à chocs, Ypsigrock). Ha pubblicato numerosi e acclamati album e colonne sonore e ha collaborato con artisti come Wacław Zimpel e Marcin Pietruszewski. È autrice di opere teatrali e libri di poesia. Come interprete, collabora con artisti della danza contemporanea, tra cui Natasha Gerlach e Auguste de Boursetty. Coautrice (con Piotr Macha) di lungometraggi e video musicali sperimentali. Alex si esibisce spesso con strumenti limitati, ed è nella sua presenza fisica sul palco che trova la forza di creare il proprio percorso. A volte si basa su ricordi d’infanzia, altre volte su fiabe e leggende, o sulla realtà trasformata da una visione sfrenata e incontrollata.