[Scoutcloud] La travolgente bizzarria devocore dei turchi Goblin Daycare

Foto di Defne Karaca

«lo-fi punk for low-life punks» si legge nella pagina bandcamp dei turchi Goblin Daycare e non ci potrebbe essere definizione migliore per raccontare in una battuta la musica della band di Istanbul che il prossimo 17 maggio pubblicherà l’album d’esordio – AGITPROP HOTLINE!! – per la Dedstrange, etichetta di stanza tra New York/Berlino fondata da Oliver Ackermann dei Death By Audio/A Place To Bury Strangers.

Business Is Business e Boss Man, i due brani che anticipano l’uscita del disco, sono pezzi di breve durata, non vanno mai oltre i due minuti e mezzo e a volte manco ci arrivano: bassa fedeltà, devocore (ritmi veloci, testi bizzari, synth..)  e un tiro pazzesco. Niente di nuovo ma fatto con lo spirito giusto – stravaganti, folli, ironici: «Kid you’re a rockstar, you’ll go far/ You’ll be touring around the world in no time/ You’ll play every single dive bar/ You’ll be the next household heartthrob» ossia «Ragazzo sei una rockstar, andrai lontano/ Sarai in tournée in tutto il mondo in men che non si dica/ Suonerai in ogni singola bettola/ Sarai il prossimo rubacuori di casa» recita sarcasticamente un verso del testo di Business Is Business .

Il termine devocore è usato spesso come sinonimo di egg-punk o per definire un sottogenere dello stesso egg-punk, etichetta – nata nelle chatroom sul web e con vari meme su instagram nel 2017 (qui, una raccolta) – usata inizialmente per gruppi lo-fi, con un’attitudine, etica DIY del midwest americano meno hardcore e più nevroticamente post-punk e mattoidi come The Coneheads, Liquids e poi utilizzata negli ultimi anni anche per artisti/band della scena australiana (R.M.F.C., Gee Tee, Tee Vee Repairmann…) ed europea come gli spagnoli Prison Affair e i tedeschi Pisse. I turchi Goblin Daycare sono un altro mattoncino che si va ad aggiungere al puzzle.

(Monica Mazzoli)