Nailah Hunter, artista che seguiamo da tempo (nel 2021 le dedicammo la nostra rubrica Scoutcloud), pubblica – il 12 gennaio – su Fat Possum il suo album di debutto Lovegaze.
Negli ultimi mesi in tanti sembrano essersi accorti del suo tocco d’arpa etereo, da Mojo a Uncut, Shindig!. Dal 2019 ad oggi la polistrumentista e compositrice di stanza a Los Angeles ha, però, già fatto uscire – quasi tutti sulla losangelina Leaving Records – una serie di singoli, EP degni di nota. Finding Mirrors e Strange Delights, i due brani che anticipano l’uscita del disco d’esordio, sembrano trasporre i «bozzetti sonori ambient-fantasy-new age» , caratteristici dell’artista e di cui parlavamo nel nostro vecchio articolo, in uno spettro sonoro ancora più ampio grazie (anche) al lavoro della Hunter con la produttrice inglese Cicely Goulder: «le persone pensano di sapere cosa sto offrendo: piacevolezze angeliche, liturgiche. Come musicista che si diverte ad esprimersi attraverso vari strumenti, mi è piaciuto esplorare maggiormente la possibilità di esprimermi attraverso la voce in questo album», racconta la Hunter nel numero di Uncut di gennaio 2024.
Nailah Hunter è la nostra artista del mese di gennaio 2024.
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