Prima settimana di quarantena. Tra cancellazioni di tour e festival e numerosi live streaming, continuano le nuove uscite e proviamo a fingere di non vivere uno dei momenti più distopici della recente storia italiana e internazionale.
Ruben Platt e Balraj Samrai sono riusciti nell’impresa di realizzare un disco tributo ai migliori party dei migliori club elettronici della Manchester degli Anni Dieci.
Non sapete cosa è successo da quelle parti negli ultimi 11 anni? Ascoltatevi “100 Dances” per (ri)scoprirlo).
Si intitola “Guerrilla”, il nuovo album dell’artista e produttore belga, uscito su Hyperdub. Nazar fa un viaggio a ritroso attraverso le sue radici sul filo della storia della guerra civile in Angola per un intenso “rough kuduro” dal forte potere rievocativo.
Secondo estratto dal nuovo album del camaleomntico Sean Bowie. In attesa dell’uscita di “Heaven to a Tortured Mind”, il 3 aprile su Warp, ecco “Kerosene”, una traccia visionaria che vede come guest la collaboratrice di Beyoncé Diana Gordon.
Un mixtape uscito nel 2007, “Act I: Eternal Sunshine (The Pledge)”, la relazione con Erykah Badu e finalmente un album, il primo LP ufficiale che vede tra i guest Jay Z, The-Dream e Travis Scott.
Una delle figure clou della nuova scena britannica e fondatore dei Sons Of Kemet torna con l’altro suo progetto, quello creato attorno a un collettivo di musicisti sudafricani. “We Are Sent By History” è titolo e manifesto programmatico dell’album. Predestinati.
Sta male anche trovare delle giustificazioni, ma a suo modo ogni album di Four Tet racconta in maniera sempre personale e inedita la contemporaneità. “Sixteen Oceans” è il suo decimo lavoro in studio in ventun anni e in ogni traccia c’è ancora qualcosa da imparare.
Junglepussy ha appena pubblicato un nuovo video per la nuovissima traccia “Arugula”. Un inno all’amore, al sapore di rucola per l’ammaliante rapper di Broklyn.