Dominick Fernow a.k.a Prurient, producer harsh noise e poeta estremamente produttivo, con questo progetto del 2011 intitolato “Bermuda Drain” è riuscito a consegnarci un ritratto del mondo assolutamente contemporaneo, pregno d’immagini e significanti che negli ultimi anni hanno fatto da padrone nei racconti filosofici attuali. E proprio di un racconto anch’esso si tratta anche se frammentato in pochi ed evocativi versi, ripetuti ossessivamente, sommersi di fasci sonori stridenti striati da filamenti ambient. Si è come catapultati in un regno tropicale proliferante – opulento e putrefatto allo stesso tempo; è come se qualcuno avesse abusato e depredato troppo a lungo quel luogo, lasciandolo oramai ad aspettare la propria fine:drenato di ogni risorsa, le poche forme di vita rimaste che arrancano per sopravvivere, con noi esseri umani come autori e spettatori di questo macabro destino. La retorica di Fernow però è assai più spietata nella valutazione della natura dell’uomo, perchè come traspare nel testo della quinta traccia “Palm Tree Corpse“, anche se dinnanzi al cadavere del suo ecosistema questo è ancora capace d’infierire e divorare, insaziabile e cannibale.
“If I could
I would take a tree branch
And ram it inside you
Splitting open
Your heart of palm
But it’s already been done”
(Duccio Pisoni)
La pellicola si concentrerà sui primi anni di carriera del cantautore statunitense
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