BOY HARSHER, “Careful” (Nude Club records, 2019)

Con “Careful”, il duo statunitense dei Boy Harsher -composto dalla cantante Jae Matthews e dal tastierista Augustus Muller- pubblica questo secondo lavoro dopo circa tre anni di attesa dall’album di debutto (“Yr body is nothing”è difatti del 2016).

Grazie a svariati EP e singoli (come non menzionare “Pain”, ormai vero e proprio classico elettronico, nonché presenza fissa in qualsiasi DJ-set di stampo “elettro/dance” che si rispetti), i due giovani statunitensi sono sempre riusciti a mantenere una freschezza e una capacità compositiva francamente invidiabile, lavorando con serietà e passione in ogni singola nota da loro creata.

La gavetta e l’esperienza in studio, quindi, li hanno portati al tanto agognato secondo full-lenght, presentando la consueta musica minimale di stampo elettronico su cui, con una certa puntualità, si inseriscono vibrazioni dark wave, ritmiche tipicamente dance e, cosa assai importante, le linee vocali grevi, quasi annoiate, della Matthews.

Schiacciando il tasto “play”, le orecchie dell’ascoltatore vengono avvolte dall’inquietudine atmosferica di “Keep the drive”, traccia d’apertura nella quale la ritmica, ipnotica e tribale, è giostrata su un giro monocorde di beat di tastiera che, sviluppandosi in un crescendo pulsante di oscillatori di frequenza e melodie opportunamente filtrate, disegnano un quadro di erotiche vibrazioni. Le nubi minacciose partorite dall’opener vengono in parte spazzate via da “Face the Fire”, orecchiabile brano contraddistinto da un’attitudine leggermente più ariosa e da delle linee di synth di semplice fattura, il tutto racchiuso nella solita veste danzereccia.

Il pensiero che i due musicisti potessero rimanere incastrati nella loro zona di comfort sonora, fortunatamente, viene smentito con il proseguo dei pezzi; diversamente dalle loro precedenti produzioni, infatti, la coppia proveniente dal Massachusetts cerca di dare alle composizioni la giusta varietà, lavorando in maniera certosina sulla struttura dei componimenti.

Se la darkeggiante “Fate” trasporta il fruitore in lidi tipicamente darkwave, con conseguenti linee di basso insistite, ricami di drum machine (oggettivamente ben inseriti) a coprire i solchi, tracce come “LA”, dall’atmosfera anni ’80, “Tears”, malinconica e dall’allegra cadenza ritmica, e “The look you gave (Jerry)”, dotata di strutture melodiche cristalline, mettono in evidenza una palese e piacevole sensazione di trasognata musicalità, anche se, di tanto in tanto, i bpm vengono velocizzati come in “Come Closer”, aggressivo e martellante assalto sonoro infarcito di stratificazioni varie di drum machine e minacciosi vocalizzi ad opera della cantante.

Maturo a livello sonoro, in virtù, forse, di una maggiore attenzione alla cosiddetta “forma canzone “, “Careful” è senza dubbio un prodotto di ottimo livello e gustosa creatività, completo in numerosi suoi aspetti e ricco di spiccata sensualità. Di questo passo, i Boy Harsher potranno diventare ben presto un gruppo di riferimento per chiunque si vorrà cimentare in questo particolare genere musicale.

77/100

(Denis Di Nicolò)