Caterina Barbieri, tra l’organico e il binario

caterina barbier

Quando ho scoperto il lavoro di Caterina Barbieri per la prima volta sono rimasto molto colpito.

Amo Delia Derbyshire e mi sono sempre interessato ad una certa elettronica minimale, specie se realizzata mediante l’uso di synth analogici modulari (EMS, Buchla). Esiste un sottobosco molto attivo in questo ambito, che spesso però viaggia su binari diversi rispetto a quelli canonici del rock, in termini di location e pubblico. Per me è stato piacevolmente sorprendente scoprire una ragazza così giovane e così talentuosa.

Vi invito all’ascolto del suo album “Vertical”:

E anche alla visione di qualcuno dei suoi live che trovate a questo link http://www.caterinabarbieri.com/gallery/ oppure qui sotto:

(Andrea Scarfone – Editor For a Day)

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