La Top 7 della settimana (#21/2015)

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Fatti, cose e immagini più o meno memorabili tra il bello, il brutto e il singolare nella top-7 di questa settimana.

1. La chiusura strappalacrime di Letterman


I fan italiani della band di Dave Grohl fanno di tutto per farceli stare antipatici, ma è difficile restare impassibili ascoltando “Everlong” mentre scorrono i migliori momenti di 33 anni di Dave Letterman (vedi anche la nostra top 7 dei migliori momenti musicali della storia del late show). Era già successo nel 2000 quando i Foo Fighters eseguirono la canzone (una delle preferite in assoluto del conduttore) nella puntata del ritorno in tv di Letterman dopo l’intervento al cuore. Tutto studiato per trafiggere il cuore, e l’effetto è effettivamente quello. Thanks, Dave.

2. I Nickelback ricercati dalla polizia australiana per “crimini contro la musica”


La polizia del Queensland ha mandato questo tweet di allarme prima del concerto dell’odiosa band canadese in quel di Brisbane, in Australia. Sembra uno scherzo, ma non lo è. Si riferirà pure ai reati e ai disagi creati dal concerto dei Nickelback, ma il tutto si presta a gustosissimi battute.

3. Sufjan Stevens suona “Predatory Wasp…” dopo 8 anni”


“Carrie & Lowell” ha rapito moltissimi cuori e finirà in moltissime classifiche di fine anno. Nella lunga attesa del ritorno in Italia previsto per il 21 settembre a Milano, arrivano i primi video dal tour americano di Sufjan Stevens. In quel di Austin ha ripescato nell’ultimo bis “The Predatory Wasp Of The Palisades Is Out To Get Us!” da “Illinois”. Non la suonava da otto anni. Se non vi interessa il racconto dell’esperienza campo estivo metodista che ha ispirato il brano, andate dritti al minuto 3:28. Preparate i fazzoletti.

4. I trip di A$AP Rocky


Cosa si è calato Rocky? Il video co-diretto dal rapper di Harlem insieme a Dexter Navy e ambientato in una Tokyo notturna che sa di Blade Runner, evanescente e opulenta, lascia pochi dubbi. Il brano si intitola “LSD”, parte a metà strada tra Miguel e Panda Bear per poi avvilupparsi in un ipnotico flow nello stile di ASAP Rocky su un tappeto di suoni etereo. Quando la botta arriva, arriva.

5. I trip dei Tame Impala


Cosa si sono calati i Tame Impala? Questa svolta patinata farà inorridire i fan più hard rock della band australiana e il video con tanto di animazioni 3d è così retrò e kitsch da risultare perfetto.

6. Leon Bridges e Jessie Ware insieme a Londra


La sua operazione nostalgia così smaccata e ostentata, nella musica e nel look, può infastidire, ma il talento del soul-man texano è indiscutibile. In attesa del suo album d’esordio, Leon Bridges (su cui abbiamo scommesso a ottobre (vedi qui ) ha duettato con una delle sue illustri fan, la songwriter inglese Jessie Ware.

7. Le crisi di identità di Ghostface Killah


In tanti, in troppi, paragonano la voce del rapper-chef del Queens Action Bronson a quella dell’icona del Wu-Tang Clan. Paragone azzardato? A quanto pare no perché lo stesso Ghostface Killah ha ammesso di essere andato in crisi ascoltando dei versi di Action Bronson e scambiandoli per suoi vecchi brani: “Quando cazzo ho scritto quel pezzo?”.