Non è facile essere la colonna sonora di un Mondiale di Calcio. Già lo sport è un’attività molto lontana dalla musica (ho sempre sostenuto che nella vita bisogna scegliere, o lo sport o il rock, e a dimostrazione ho visto poche volte dei rockettari patiti della forma fisica…), poi di solito finiscono per essere associate ai Mondiali delle canzonacce tascie (vedi alla voce siciliana “tascio”) che non vale la pena di tornarci su un secondo.
Ma nell’estate dell’82, quella di RossiTardelliCabrini, nell’aria di tutte le radio andava “La Voce del Padrone” di Battiato, qualsiasi canzone di quell’album tanto erano tutti dei potenziali singoli, e pareva quasi che il cantautore catanese fosse il 12esimo giocatore della nazionale di Bearzot. Tutti “capitani coraggiosi”, come cantava Battiato in “Centro di gravità permanente”..
E quando tornano i Mondiali verrebbe quasi voglia di tirare fuori Battiato e quel bambinetto che sognava sui gol di Rossi tentando di finire il cubo di Rubik.
(Paolo Bardelli)
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giovedì 12 giugno 2014
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