Francesco Melis Awards 2013

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La Top-20 degli album

1. Foals, “Holy Fire”
E’ difficile ripetersi due volte dopo un grande disco d’esordio. È ancora più difficile farlo per la terza volta, ma i Foals ci sono riusciti “Holy fire” è diverso dai suoi predecessori ma mantiene la stessa qualità e vitalità
2. Arcade Fire, “Reflektor”
Gli Arcade Fire cambiano: James Murphy in cabina di regia, rivalutazione dei bonghi e molta new wave alla Talking Heads. Per certi versi è un disco furbetto, ma è uno dei cambi di direzione più sorpendenti di questo 2013.
3. Deerhunter, “Monomania”
Bradford Cox riesce a trascinare il suo song-writing su spigolosi territori lo-fi, creando un disco di una bellezza dissonante.
4. The National, “Trouble will find me”
Siamo sui livelli di “High violet”ma per certi versi qui c’è pure più varietà. Una band che ha ormai raggiunto una maturità impressionante.
5. Flaming lips, “The terror”
Il solito viaggio psichedelico di Wayne Coyne e soci. Un sound sempre più disturbante: in altre parole, un nuovo grande disco.
6. Arctic Monkeys, “AM”
Gli Arctic Monkeys continuano a mutare il loro suono e mantenere uno ottimo livello compositivo. Qui le influenze sono ancora più vari rispetto al passato.
7. Factory Floor, “Factory Floor”
Un disco che suono freddo ed elettronico, che parla la lingua dell’elettronica più asettica e che deve le sue radici a tutto ciò che negli anni ’80 venne fuori dall’Hacienda di Manchester.
8. Disclosure, “Settle”
Forse la vera sorpresa di quest’anno in ambito elettronico. Due fratelli giovanissimi che esordiscono con un album che viaggia sul confine tra electro e techno.
9. His Clancyness, “Vicious”
La musica in Italia è viva ed è bene che esca anche dai confini nazionali: His Clancyness dopo aver firmato per la storica FatCat Records pubblica un disco denso emotività e grandi melodie.
10. My bloody valentine, “M B V”
Il disco che tutti attendevano: chi sperava nei livelli di “Loveless” rimane un po’ deluso, ma “MBV” ha al suo interno spunti notevoli.

11. Black Hearted Brother, “Stars are out home”
Nuovo progetto di Neil Halsted. Basta questo per giustificare l’undicesima posizione.
12. Fuck Buttons, “Slow Focus”
Rumore come sempre, ma stavolta il caos trova un ordine e delle melodie.
13. Cut Copy, “Free your mind”
Se i New Order si fossero fermati a Ibiza a vita, ora suonerebbero come questo disco.
14. Soviet Soviet, “F A T E”
Un album stilisticamente perfetto di una band italiana che richiama almeno un decennio di new wave.
15. The Knife, “Shaking the Habitual”
Un singolo di 9 minuti e una serie di brani che hanno tutto eccetto la forma canzone. The Knife tornano e senza mezzi termini.
16. Darkside, “Psychic”
Un viaggio sonoro che lascia storditi al primo ascolto.
17. Foxygen, “We are the 21st century ambassadors of peace & magic”
Efficacemente a cavallo tra pop e psichedelia.
18. David Bowie, “The next day”
Il duca bianco come non si sentiva da decenni.
19. Brothers in law, “Hard time for dreamers”
Altri italiani da esportazione. Atmosfere shoegaze ma non solo.
20. Miles Kane, “Don’t Forget who you are”
Ho recuperato questo disco solo nelle ultime settimane, faccio mea culpa. Mr. Kane ha classe da vendere.

Top 3 Copertine

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1) David Bowie, “The next day”
2) Foals, “Holy Fire”
3) His Clancyness, “Vicious”

Migliori live visti nel 2013:

Blur play at Primavera Sound 2013

Blur @ Primavera sound 2013 (la scelta del cuore)
Foals @ Razzmatazz (Barcelona)
Tame Impala @ Primavera sound 2013
Liars @ Primavera sound 2013
The National @ Auditorium della musica (roma)
Arctic Monkeys @ Rock in Roma 2013

foto Sebastien Dehesdin (http://www.thelineofbestfit.com)

Serie TV 2013 (top5)

Breaking bad – season 5 (part 2)
Hannibal – season 1
Homeland – season 3 (sempre se gli sceneggiatori non mandano tutto in vacca con gli episodi che rimangono)
Sons of anarchy – season 6
The Following – season 1

(Francesco Melis)

Collegamenti su Kalporz:
Francesco Melis Awards 2012
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25 dicembre 2013