“Isle of magic” dei Mop Mop: afro-jazz ipnotico

Mop-Mop“Isle of magic” è il quarto album per i Mop Mop, gruppo fondato nel 2005 da Andrea Benini, musicista e compositore romagnolo che ormai da qualche anno risiede a Berlino. L’album è stato infatti registrato tra Germania e Italia, con l’uso di strumentazione analogica, che ne conferisce quel classico suono caldo, vintage, fondamentale nel genere. Il disco è composto da 13 tracce di afro-jazz, dai sapori esotici, con richiami afro-funk, soul, caraibici, e dalle atmosfere calde, sensuali, oscure e rituali.

Sono circa una quindicina i musicisti che hanno preso parte all’album, ma il gruppo è composto da 7 elementi, tutti italiani, tra i quali troviamo, oltre al già citato fondatore del gruppo (alla batteria, percussioni e voci), Alex Trebo (piano, piano elettrico, moog), Pasquale Mirra (vibrafono e marimba), Guglielmo Pagnozzi (clarinetto e flauto), Danilo Mineo (percussioni), Salvatore Lauriola e Lorenzo Ternelli (entrambi al basso).

I brani variano da pezzi con ritmi sincopati ed ipnotici, tipicamente afro, a brani più tropicali, sino ad arrivare a brani “cinematografici”, di ampio respiro, il tutto ben amalgamato e caratterizzato dal suono personale e ben riconoscibile che il gruppo è riuscito a trovare.

Tra i featuring di maggior rilievo troviamo Anthony Joseph, poeta londinese originario di Trinidad, che accompagna la band in tre ottimi brani, Sara Sayed, cantante finlandese di origini egizie, che troviamo in “Lou Chant”, e la leggenda vivente del funk, Fred Wesley, al trombone in “Run Around”.

Immancabile per gli amanti del jazz funk e vivamente consigliato a tutti quanti.

(Luigi Bonelli)

9 giugno 2013

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