SILVERSUN PICKUPS, “Seasick” (Dangerbird, 2011)

In attesa del terzo full lenght previsto per la primavera del 2012, i californiani Silversun Pickups ci servono l’EP “Seasick”, onesto lavoro per tenere caldo il loro nome in previsione del ritorno, un apripista dovuto per ricordare la classe di un gruppo assente da tre anni.

Le tre nuove tracce, che non saranno incluse nell’album, pur essendo state registrate ai tempi delle sessioni di “Swoon” (2009), apportavano già allora un ritocco di sound che si crede possa essere oggi l’annuncio di toni meno indolenti e più dark o spooky, a detta di Brian Aubert (vocalist e guitarist). L’attesa dubbiosa e curiosa si consuma dunque nell’apparenza presaga di virate new wave ed elettroniche di misteriosa alchimia.
La title track, crepuscolare grazie ai crepitii elettronici delle tastiere e le suadenti carezze delle corde, “Broken Bottles”, pressapoco la versione elettro di “Panic Switch” (in “Swoon”) con la quale condivide un chorus secco e grintoso, rappresentano già da sole un rollio verso il cambiamento, lento ma deciso, raccolto ed infine esibito nell’ultimo pezzo, “Ribbon & Detours” dalla mercuriale atmosfera, brano di 3 minutini scarsi che ci lascia immersi in un’atmosfera notturna e di attesa.

Troppo poco in verità, ne convengo, per un giudizio esteso, e costretto dalla brevità della dimostrazione a restare sospeso in un limbo di delizie. Ma spesso anche l’assaggio di tre chicchi d’uva apre l’appetito, che questa volta vien aspettando.

(Stefania Italiano)

10 gennaio 2012

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