Kalporz Awards 2006

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I DISCHI DELL’ANNO

I MusiKàl Awards 2006 sono della rediviva creatura di Evan Dando. La chitarra elettrica batte l’arpa di Jonna Newsom e dei Belle & Sebastian mai così allegri. E poi giù fino al trentesimo posto con i Julie’s Haircut, primi tra gli italiani, in 16° posizione.

Ancora sotto le scelte degli scribacchini kalporziani, presi da un incontenibile furore classificaiolo che è andato ben oltre la musica: donne, calcio… donne, insomma le cose importanti. Imperdibile infine il Pensierino per il 2007 di perronegro. Buon anno.

 

1. LEMONHEADS – Lemonheads (Vagrant / Universal, 2006)
the-lemonheads

«Nonostante un concerto ultrapacco a Bologna, Evan Dando ha scritto un disco fantastico a testimonianza della voglia di spingere ancora sulla chitarra elettrica. College rock dei primi anni ’90 e una No Backbone con J Mascis semplicemente irresistibile»

«risentire finalmente la voce di Evan Dando e la chitarra di J. Mascis nella stessa canzone commuove parecchio.»

«Perchè il ritorno di Evan Dando ce lo immaginavamo proprio così.
Prevedibile? Sì. Bello? Di più.»

«Evan Dando è tornato per restare con un disco fantastico. Canzoni da farsi venire le lacrime agli occhi per quanto sono belle e suoni che ti fanno ricordare quanto ti sarebbe piaciuto avere vent’anni nel 1994.»

«L’attesissimo ritorno di una band storica, nella speranza, offuscata dalle prove live, di una rinascita completa di mister Dando.»


2.

JOANNA NEWSOM –
Ys«o la si odia, o la si ama.»  

3.

BELLE AND SEBASTIAN –
The Life Pursuit
«un album di pop scintillante, primaverile, talmente perfetto che l’unico rischio è farne indigestione.»

4.

YO LA TENGO –
I am Not Afraid Of You And I Will Beat Your Ass
«Se c’è stato e c’è ancora un gruppo capace di personificare l’indie americano da due decenni, questi sono loro.»

5.

FLAMING LIPS –
At War With The Mystics
«Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah…»

6.

MOJAVE 3
– Puzzles Like You
«Neil Halstead è il songwriter più sottovalutato degli ultimi 15 anni.»

7.

I’M FROM BARCELONA
– Let me introduce my friends
«La colonna sonora dell’estate, un’allegra combriccola di irresistibili svedesi svitati che non possono non farsi amare.»

8.

DECEMBERISTS
– The Crane Wife
«Come si fa ad uscire nel 2006 con un album che contiene non una, ma ben due suite di oltre 10 minuti in odore di progressive rock, anzi, di Jethro Tull? Si fa eccome…»

9.

TV ON THE RADIO
– Return to Cookie Mountain
«A dimostrazione che vivere a Brooklyn non debba coincidere con ascoltare/suonare rap, ci regalano il cocktail più originale dell’anno.»

10.

PRIMAL SCREAM
– Riot City Blues
«Il più grande disco rock’n’roll dell’anno. E non ci sono cazzi.»

11.

LIARS
– Drum’s not dead
«Questo sarebbe il disco del futuro, se il futuro fosse altrettanto cupo, apocalittico e senza speranze.»

12.

MOGWAI
– Mr.Beast
«I Mogwai stranamente concreti e meno impalpabili, con le idee ben definite in testa.»
13.
HERBERT
– Scale
«Matthew Herbert ha messo assieme questa colonna sonora per aperitivi ultrasofisticati parlando di problemi planetari»

14.

GUILLEMOTS
– Through The Window Pane
«Partito in sordina ma formidabile sulla lunga distanza. Un disco da gran fondo che ha in sè tutto quello che deve avere un disco pop»
15.
ARCTIC MONKEYS
– Whatever People Say I Am That’s What I’m not
«solidi e irruenti»
16. JULIE’S HAIRCUT – After dark, my sweet

17. VINICIO CAPOSSELA – Ovunque proteggi

18. SCOTT WALKER – The drift

19. BRUCE SPRINGSTEEN – We Shall Overcome

20. AMUSEMENT PARKS ON FIRE – Out Of The Angeles

21. WILLIE NILE – The streets of New York

22. NATHAN FAKE – Drowning in a sea of love

23. LILY ALLEN – Allright Still

24. BUILT TO SPILL – You in Reverse

25. MICECARS – I’m the creature

26. PEARL JAM – Pearl Jam

27. SPARKLEHORSE – Dreamt For Light Years In the Belly of a Mountain

28. BECK – The information

29. NEKO CASE – Fox Confessor Brings The Flood

30. THE PIPETTES – We Are The Pipettes