SWIM TEAM #1, Swim Team # 1 (Swim, 2000)

Fondata dall’ ex membro dei Wire Malka Spiegel (che la inaugura con il suo primo album solista “Rosh Ballata”) e dalla sua partner Colin Newman nel 1993, la SWIM si è guadagnata la reputazione di prima etichetta “Post-everything” britannica. Combinando al meglio formazioni che spaziano nella più genuina musica elettronica al rock d’avanguardia, il tutto saturo di invenzioni soniche di forte contenuto melodico.
Se devo essere schietto e sincero non conosco nulla degli artisti che hanno collaborato a questa raccolta della casa discografica britannica, di una cosa sono però sicuro: il disco è veramente bello. Tutti i pezzi, la maggior parte dei quali inediti, b-sides e remix, spaziano dal rock elettronico di Malka Spiegel (“Tall Grey Buildings” e “The fishes and the Shining sea”), Silo (“Templates”) e Symptomes (“Versus”) a pezzi più squisitamente dub, dal sapore talvolta “dorfmeisteriano” (la canzone dei Doll-lop “Phase”), ma anche più trascinanti e movimentati come la traccia in stile Fatboy Slim “Mikki Maus” dei Ronny and Clyde… Scusate se mi interrompo, fino ad ora conoscete alcuni di questi nomi? Il sottoscritto brancola nel buio, ma non riesce a fare a meno di concedersi questi settanta minuti di musica. Le atmosfere variano da un pezzo all’altro, e il filo conduttore è l’originalità di certe melodie che restano impresse nella mente, basta ascoltare la canzone (a mio parere bellissima) di Steve Gears “First person”.

In alcuni pezzi sembra di respirare atmosfere quasi house, filtrate da invenzioni e spunti molto originali, come quelle che troviamo nel pezzo “Pizza” dei Bumpy, e qualche sprazzo lounge ed acid-jazz (“Constellation” dei LOGM). Ritengo importante menzionare le due bellissime tracce degli Immersion (“Walkabout” remixata da un certo M.Harris e “Dahab” nella edited version), originali e misteriose.
Non sono di certo un fan della musica elettronica, ma questo album è molto intrigante. Provate ad ascoltarlo in qualche locale con l’atmofera giusta, ma anche quando siete in auto può essere un degno sostituto delle hit continuamente propinate dalle radio. Che dire poi? Il prezzo è abbordabilissimo…

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