AFRIKA BAMBAATAA, Looking for the Perfect Beat 1980-1985 (Tommy Boy, 2001)

La Tommy Boy compie vent’anni. Lunga vita alla Tommy Boy… Che anche se i vent’anni li compie lei, ha deciso di fare lei un regalo a noi. Per l’occasione ha deciso di farsi un giro in magazzino, nello scaffale più vecchio e impolverato, a cercare materiale. Materiale per una lezione di storia. La storia dell’hip hop, con in cattedra gli Stetsasonic, i Force Md’s, Planet Patrol, De La Soul… Questo “Looking for the Perfect Beat 1980-1985” è solo una delle ristampe in programma. E la più importante, perché contiene la musica da dove tutto è cominciato.
Primissimi anni ’80, e allora non meravigliatevi. A quel tempo il rap era ancora un pargolo del reggae e un amico fraterno del punk. Una versione gioiosa e party del punk. Senza ancora gli strumenti per parlare una sua lingua propria. E allora non stupitevi, se la base la fanno delle botte selvagge sulla batteria. E se la batteria l’accompagna un giro di basso. Non il basso d’oggi, che parla da dentro al mixer, e dal mixer mena le danze. Questo basso è proprio quello del rock, sta sotto. Okay, sta più in mostra, si vede di più. Tant’è, è un contorno. O un condimento, meglio. Con basi così, l’MC resta nudo. Afrika Bambaataa è nudo. Intendiamoci, a nessuno di voi verranno mai dubbi che questo sia rap. E’ rap, è il rap più rap che pèotrete ascoltare. Quello in cui la voce al microfono doveva sobbaccarsi tutto. Oggi, il buon MC è quello che si fa sentire nonostante la base…

A rileggere qui su, sembra lo sproloquio di un nonno un po’ rompiballe sul tempo che fu. Ma vi assicuro che è tutto vero (ancora…). E comunque, di questo album non potete fare senza. Se vi interessa l’hip hop, almeno… Se di rap conoscete solo Eminem, qua vi annoierete a morte. Insomma, non potrà essere il vostro secondo album di hip hop. Per tutti gli altri, ecco perché non potete fare senza. Perché Afrika Bambaataa ha avuto maestri, ma è lui il signore dell’hip hop. E difficilmente troverete altro di lui, in negozio. Dovete avere questo cd per le due versioni di “Zulu Nation Throwdown”, classe 1980, che anche Napster farà fatica a offrirvi. Dovete averlo per “Unity part 1”, un duetto da guerre stellari di Afrika Bambaataa e James Brown. Dovete averlo perché dovete averlo. Per conoscere quest’uomo buono, sorridente, gioviale, che ha fondato la Zulu Nation, nel 1974. 12 novembre 1974, segnatevelo, è il compleanno dell’hip hop. Questo signore gioviale, sorridente, buono, gentile, ha fondato la Zulu Nation uscendo da una delle più sanguinarie band di New York. Di cui era il capo. Kevin Donovan (Bronx, 1960) è stato tutto questo. Niente scherzi, non potete più farne a meno.

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