DUSMINGUET, Postrof (Virgin/World Music, 2001)

Ecco un gruppo che potrebbe davvero essere la “next big thing” della musica iberica e, perché no, continentale. Questo trio (molto allargato e flessibile) de La Garriga (vicino Barcellona) ci regala un album esplosivo, pieno di musica rovente, passionale, suonata ed interpretata con gioia. Evidentemente l’ottimo momento dei gruppi e degli artisti spagnoli e catalani in particolare continua. Manu Chao, Jarabe De Palo, Carotone, per citare i più noti, sono la punta di un profondo iceberg pieno di suoni ed influenze. Joan Garriga (fisarmonica e voce), Daniel Calaberita (chitarra e voce) e Martì Vilardebò (batteria e voce) pescano a piene mani dall’immenso meltin’ pot della tradizione mediterranea, spingendosi fino alle derivazioni latino-americane ed abbracciando essenziali radici gitane.
“Postrof” è l’ideale prosecuzione del disco d’esordio, “Vafalungo”. Si va dal tex-mex alla cumbia, dalla rumba al cha-cha-cha, dal valzer al merengue, dall’habanera allo ska, dal raggamuffin’ al reggae. L’album è stato registrato in Marocco e ne assorbe certi umori ed aromi, per poi repentinamente passare a riferimenti sudamericani (Colombia, Repubblica Dominicana, Brasile). I Dusminguet hanno la rara capacità di assemblare tutte queste correnti, con vibrante energia ed effettiva conoscenza della materia. La triade di apertura è sensazionale, Arabia, Europa ed America tenute assieme con grande leggerezza, fra un suono da incantare un cobra ed un’inimmaginabile spruzzata di hammond. “Ritmo americano” è stupenda, una canzone locomotiva, un magnifico latin-rap. Le atmosfere caraibiche di “Mi arte” e “Decimero” fanno sorridere e divertire, soprattutto per una certa vena di follia che caratterizza il trio catalano. Ascoltate “La dansa de l’imbècil”, chiudete gli occhi e sarete di colpo al raduno gitano in Camargue, con decine di orchestrine slave, macedoni, ottomane. Gli ottoni pompano furiosamente, le danze non finiscono mai, la testa è dentro un vortice. Con la benedizione degli indimenticati Negresses Vertes, un caldo benvenuto ai Dusminguet!

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