Cover Giugno 2016: Steve Gunn

width="620"

Per la copertina di questo mese la scelta è caduta su Steve Gunn. Il suo “Way Out Weather” (2014) era finito, due anni fa, nei Kalporz Awards di diversi redattori; la sua performance al Primavera Sound 2016 è stata convincente ma la vera prova del nove è, senza ombra di dubbio, il suo ultimo disco, “Eyes on the Lines”, debutto su Matador Records: un road album di chiara ispirazione americana dove il tratto della chitarra, più rock rispetto ai lavori precedenti, si incrocia con racconti di strade, di paesaggi e di sogni. Il vagare perdendosi è, di fatto, il tema centrale nel disco. Il primo singolo, “Conditions Wild”, in questo senso ha quasi una funziona illustrativa: è ispirato a “A Field Guide to Getting Lost”, libro di Rebecca Solnit e riflessione sui significati del perdersi. L’atmosfera portante dell’album è pertanto contemplativa, fluttuante ma Gunn, artisticamente parlando, trova se stesso e, forse per la prima volta, dimostra di trovarsi a suo agio nella doppia veste di musicista e compositore/autore: da sempre creativo, ondivago tra american primitivism, folk (rock), psichedelia, in tante occasioni si è confrontato con le idee e la musica di altri artisti – molte le collaborazioni, Shawn David McMillen, John Truscinski, Ilyas Ahmed, Mike Gangloff , Mike Cooper , Black Twig Pickers, Kurt Vile , Jack Rose, Michael Chapman – ma adesso è davvero padrone della sua scrittura: intrecci di chitarra, melodie e parole viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda.

Questa è la foto che abbiamo scelto per dedicare a Steve Gunn la nostra cover di giugno, su Facebook, su Twitter e su Google+