Tre Allegri Ragazzi Morti, Estragon, Bologna, 8 aprile 2016

TOFFOLO

“I-NU-MA-NI, I-NU-MA-NI” questo il grido che riecheggia, in quel grande capannone che è l’Estragon di Bologna, dopo i primi pezzi introdotti dai Tre Allegri Ragazzi Morti. Toffolo, grande intrattenitore, guida le voci del pubblico; sembra quasi di partecipare a un rito di iniziazione. E forse è proprio così, perché guardandomi intorno vedo persone di ogni età, alcune probabilmente alla loro prima esperienza live. Da un concerto di presentazione del nuovo album uscito da poco, ci si aspetta forse una partenza in sordina: invece sin dai primi brani “A un passo dalla luna” e “La più forte”, o ancora “Persi nel telefono”, il pubblico si mostra elettrizzato e canta a gran voce. Nelle prime file si scatena il pogo, forse a voler recuperare quello mancato nel tour dello scorso anno (quello per la presentazione dell’album “Quando eravamo swing”).

La chitarra di Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion si fa strada pian piano e si fa sentire sempre di più man mano che il concerto va avanti: il ragazzo è talentuoso, e gli viene – giustamente- concesso anche spazio per qualche assolo. Dopo le prime canzoni tratte dal nuovo album, ecco che arrivano i “classiconi”: “Il principe in bicicletta” e “Occhi bassi”. Toffolo, che aveva destato preoccupazione dopo aver perso i sensi durante il concerto all’Alcatraz di Milano, appare in forma, e sfida le alte temperature indossando il solito pellicciotto. Un concerto che sembra più suonato del solito: i cinque allegri ragazzi morti sul palco non fanno mancare proprio nulla, così si passa dall’ondeggiare dolcemente su “Ruggero”, al ballare come se ci si trovasse in sudamerica su “In questa grande città”. Ad accompagnarli nel suonare quest’ultimo brano sale sul palco col suo charango Monique degli Honeybird & the Monas (che avevano suonato in apertura).

“Ogni adolescenza” commuove, perché questi ragazzi suonano da più di vent’anni, e con loro, in fondo, restiamo tutti un po’ adolescenti arrabbiati e “Quasi adatti”. Dopo una breve e meritata pausa, eccoli di nuovo sul palco, pronti a deliziare gli spettatori con le ultime canzoni. L’Estragon sembra esplodere appena parte “Il mondo prima”, che è sicuramente uno dei pezzi dalla resa maggiore dal vivo. Sembra tutto finito, ma manca qualcosa che molti reclamano a gran voce: dopo tanto pogo, dopo aver urlato, perso la voce ed essersi arrabbiati, occorre ricominciare a volersi bene.
“La tatuata bella” chiude il concerto, con Toffolo che ringrazia quella che è “la meglio gioventù”, quella che ha permesso al suo gruppo di continuare a suonare in tutti questi anni, quella che ha reso questa serata davvero speciale.

(Stefania Piscitello)