IRAH, ammaliante alt-pop da Copenhagen

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Per rimanere affascinati dal giovane trio danese degli IRAH bastano due soli brani, gli unici pubblicati finora. Contraddistinti da un’intricata matrice pop, in cui si incastrano atmosfere sensali, epiche e catartiche, sono qualcosa che sicuramente non passa inosservato.

Il primo dei due brani è “Into Dimentions” (che aveva già conquistato il 1° posto nella nostra top7 di qualche settimana fa) dal sound molto vicino alle tendenze soul del pop contemporaneo, in cui la voce calda e avvolgente della cantante Stine Grøn fa la parte della protagonista. “Mirroring” invece alza il livello compositivo: cinque minuti di climax vocali e sonori, in cui il sound oscuro e pulsante plasma un crescendo dai tratti addirittura epici.

Entrambi registrati a Berlino, i due singoli aprono la strada ad un disco, probabilmente in arrivo entro la fine dell’anno. La band infatti ha firmato per la label danese Tambourhinoceros (la stessa dei Palace Winter, di cui vi avevamo parlato tempo fa, e che consigliamo di seguire), ed è presumibile aspettarsi una release nei prossimi mesi.