MAC DEMARCO, “Salad Days” (Captured Tracks, 2014)

Mac-DeMarco-Salad-Days-608x6081Mac Demarco capitolo tre: “Salad Days” non tradisce le attese che si sono legittimamente create attorno all’istrionico artista canadese dopo il successo del precedente “2”.

Siamo davanti a un lavoro di ottima fattura, che mescola elementi già presenti sia nel suo predecessore che nel primo EP di Demarco, “Rock and roll night club”. E il fatto che sia un disco di transizione, come già aveva fatto intendere l’artista nelle prime interviste prima della pubblicazione, si avverte in ogni singola traccia. Non ci sono infatti stravolgimenti sonori ma un tentativo, peraltro pienamente riuscito, di affinare il sound che ha portato Mac Demarco all’attenzione di critica e pubblico.

Si trovano alcuni brani con arrangiamenti più elaborati, mentre il punto di forza del disco, come in passato, rimangono le melodie mai banali, ormai marchio di fabbrica dell’artista canadese. Anche per questo motivo “Salad days” è un lavoro che cresce alla distanza: ascolto dopo ascolto di viene rapiti dalla title track o dalle sonorità pop di “Passing out pieces”. “Let her go” e “Treat her better” nel loro essere minimali sono due canzoni invece molto più a presa rapida, due piccoli vademecum di come dovrebbe essere composto un brano che funziona dal primo all’ultimo secondo.

“Salad days” è un album in classico stile “Demarchiano” che cambia poco o nulla rispetto al passato, ma lo fa con stile.

77/100

Francesco Melis
14 maggio 2014