SHAWN MULLINS, 9th Ward Pickin’ Parlor (Vanguard / IRD, 2006)

Shawn Mullins è un cantautore americano che, come tutti i cantautori americani, viaggia in lungo e in largo per le strade degli Stati Uniti cercando di esorcizzare i suoi fantasmi, scoprire le radici della sua musica e cantare le sue canzoni a gente sempre diversa. Basta dare un’occhiata alla carriera discografica di Mullins per rendersi conto di questa sua anima girovaga: “9th Ward Pickin’ Parlor” è il suo sesto disco ed è la quarta etichetta che cambia. Adesso sta su Vanguard, etichetta che ha la maggior parte del catalogo di John Fahey, che però con Mullins non c’entra niente. Si pensa più a Tom Petty – quello di “Free Fallin'” – e, quindi, ad un cantautorato che cerca la melodia più che il dardo infuocato della poesia. E sembra funzionare. Ci sono almeno un paio di episodi sopra la media (“Cold Black Heart” e “All Fall Down”) e il disco tutto vive su territori di assoluta dignità. Chiude una cover dell’abusato traditional “House of the Rising Sun”. Si vive benissimo senza ma se per caso dovesse suonare al pub sotto casa mezz’ora ad ascoltarlo posso anche starci.

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