• LAMPSHADE, Let’s Away (Glitterhouse / Venus, 2006)

    Ricordate il videoclip di “Twenty years” dei Placebo? Pura estetica dark di giocolieri tristi, ballerine come bambole invecchiate, un circo di fuoco tremolante. Ecco, i Lampshade hanno messo in musica quell’estetica, con un disco, il loro secondo, che è davvero una sorpresa inaspettata. Dopo ascolti ripetuti, ancora non è facile dare un senso compiuto al…

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  • Intervista a The Ian Fays

    Intervista a The Ian Fays

    Quattro ragazzine nei loro vestiti di bimba. La malinconia appoggiata a un casiotone. Spleen e felicità da appartamento. Con pochissime cose, le Ian Fays sono diventate un piccolo caso: in un mese di permanenza italiana, sono state più onnipresenti del prezzemolo in cucina, più di Bruno Vespa in televisione, più degli strafalcioni in una frase di Biscardi. Eppure,…

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  • STEREOLAB, Fab Four Suture (Too Pure / Self, 2006)

    Ho la mania di non buttare mai via le riviste vecchie, soprattutto quelle musicali. Mi piace andare a rileggere le recensioni dopo anni di distanza, vedere come era stato giudicato un disco all’epoca. Ieri stavo sfogliando un “Mucchio Selvaggio” del giugno 2000, e il buon John Vignola intitolava così la recensione di “The first of…

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  • FINAL FANTASY, He Poos Clouds (Tomlab / Wide, 2006)

    Vidi Owen Pallett per la prima e unica volta aprire uno strepitoso concerto degli Arcade Fire a Milano (recensione), lo scorso anno. Aveva un nome buffo, Final Fantasy, come un videogioco, e sembrava un bambino: un caschetto biondo da pubblicità Kinder, un violino, e qualche pedale; eppure, il ragazzino mostrava un gran talento, ed è…

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  • FIAMMA FUMANA, Onda (Mescal / Sony, 2006)

    Non capisco. Sarà un mio limite, o forse mi faccio troppe domande, ma non capisco. Che senso ha cambiare cantante per poi scegliere una nuova vocalist con lo stesso identico timbro, lo stesso piglio, lo stesso ricadere nelle identiche modulazioni? E ancora: che senso ha mantenere il nome della band, quando questo nome si doveva…

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  • KESSLER, Un altro giorno d’amore (Alternative Produzioni / Venus, 2006)

    Se i ragazzini, fuori fuoco e senza volto, della copertina di questo “Un altro giorno d’amore”, debutto dei piemontesi Kessler, avessero immaginato che ad attenderli stava il mondo adulto, il suo vuoto e la sua paranoia, probabilmente non avrebbero voluto crescere. E allora se ne stanno lì, intrappolati in una foto senza essere meglio definiti,…

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  • MARCO PARENTE, Neve Ridens pt.2 (Mescal / Sony, 2006)

    Dopo pochi mesi, il quadro si completa: “Neve ridens” è finalmente un’opera intera, compiuta, come due facce dello stesso specchio che riflettono immagini differenti. Introduzione enigmatica? Sì, e non è un caso: tra i due dischi ci sono continui giochi di specchi, rimandi testuali e di frammenti sonori, parole che rimbalzano nelle frasi come piccole…

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  • THE IAN FAYS, The Damon Lessons (Homesleep / Audioglobe, 2006)

    Che fine ha fatto l’appartamento parigino di Bianca e Sierra Casady, ora che Coco e Rosie sono impegnate a girovagare per il mondo con il loro bagaglio fatto di giocattoli e folk onirico? A volte gli appassionati di musica si fanno domande stupide, ma immaginare cose irreali è il bello del gioco, e davvero non…

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  • STUDIODAVOLI, Decibel For Dummies (Record Kicks / Audioglobe, 2006)

    Eccolo qui, il disco ideale da ballare dolcemente abbracciati a qualcuno, nella propria stanza, poco prima di fare l’amore: elegante, carezzevole, con quell’indolenza irresistibile di certe melodie che si incollano alla mente e non se ne vanno più, “Decibel for dummies” è una lezione di stile in chiave pop. Non so cosa sia successo agli…

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  • LOU RHODES, Beloved One (Infinite Bloom / Audioglobe, 2006)

    I Lamb avevano due teste, due anime, due cuori. Lou cantava seguendo strane armonie con Joni Mitchell nel cuore, mentre Andy sbriciolava il suono tra gli spigoli del basso acustico e dure rifrazioni digitali drum ‘n’ bass. E ora? “Un uomo saggio mi disse ‘Non sminuire la semplicità’ Così ho spogliato la mia vita e…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010