Share This Article
“Big City Life” è il secondo lavoro delle due ragazzette norvegesi dall’aria tanto misteriosa quanto sperimentale, almeno quando si parla di strumenti.
Hanno tirato fuori un album stavolta più maturo e diretto, con tracce che riflettono un’evoluzione artistica e ribadiscono quanto l’attitudine a esplorare, sperimentare e colpire allo stomaco sia il loro obiettivo.
L’album propone arrangiamenti minimalisti, incastrati tra elettronica, dream pop e trip-hop, dispersi in un ambient avvolgente, grigio e sinistro, tanto misterioso quanto affascinante.
Si apre di colpo con “Big City Life”, che, con quella linea di piano e un groove super hip-hop, evoca appieno l’energia della metropoli urbana, delle stazioni degradate e delle grigie periferie norvegesi.
“Roll the Dice” è un tuffo in una disco pronta a crollare all’ingresso di quel piano grave: la voce sensuale e provocante prepara al peggio mentre il ritmo si riempie dei suoni più fuori di testa.
In “A Thousand Lies” c’è una narrazione malinconica e sofferente, con una chitarra acustica sullo sfondo che apre la strada a un paesaggio ancestrale. La voce angelica, a tratti acuta, ti culla lungo tutto il brano.
“Big City Life” è in definitiva un bel lavoro: le due Smerz hanno un sacco da dare, e con quest’album ne hanno dato parecchio.
Dal debutto del 2021 a oggi ne sono uscite fresche e rinnovate, compatte e decise. Sicuramente pronte a sconvolgere tutti con un sound tutt’altro che convenzionale.
80/100
(Gabriele Prospero)