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Lunedì 21 Aprile – CUT + ACID MAMMOTH, Altroquando, Zero Branco (TV)
Go Down Records e Trivel presentano l’imperdibile ritrovo ad alto voltaggio di Pasquetta: il Maximum Festival si svolgerà anche in caso di maltempo all’interno delle tesostrutture. Tra i protagonisti sul palco segnaliamo Acid Mammoth e Cut senza dimenticare Animaux Formidables, Mad Dogs e The Frog. Ingresso 15 euro, con tessera e CD/LP incluso. Pre-tesseramento da smartphone compilando questo modulo.
Mercoledì 23 Aprile – KAMASI WASHINGTON, Auditorium Parco Della Musica, Roma
Kamasi Washington è un polistrumentista, compositore e bandleader nato e cresciuto a Los Angeles. Nel 2020, Washington ha composto la colonna sonora del documentario “Bebecoming” di Michelle Obama, ottenendo nomination agli Emmy e ai Grammy. Sempre nel 2020, Washington ha fondato il supergruppo Dinner Party con Terrace Martin, Robert Glasper e 9th Wonder: il loro EP “Dinner Party (Dessert)” è stato nominato per un Grammy come Best Progressive R&B Album. Washington ha collaborato e condiviso il palco con Kendrick Lamar, Florence + the Machine, Herbie Hancock. Il sassofonista torna sulle scene a distanza di sei anni con Fearless Movement, concentrandosi più che su temi spirituali sulla vita quotidiana e l’esistenza sulla Terra. Biglietti disponibili a questo link, le altre date sono martedì 22 aprile all’Alcatraz di Milano e giovedì 24 all’Estragon di Bologna.
Giovedì 24 Aprile – KRUDER & DORFMEISTER, Fabrique, Milano
Kruder & Dorfmeister – nome d’arte di Peter Kruder e Richard Dorfmeister – iniziano a fare musica negli anni ’90 a Vienna, metropoli fortemente influenzata dal movimento techno e attiva durante il periodo di massimo splendore di questo stile rivoluzionario. Il duo si distingue per il distaccarsi dalle influenze viennesi e per unire la tendenza del dancefloor continentale degli anni Ottanta, alla ricerca di un linguaggio universale della musica elettronica. Con il loro rivoluzionario album di debutto G-Stoned e il successo dei dischi DJ-Kicks e Sessions, Kruder & Dorfmeister consacrano la loro visione musicale vendendo milioni di copie in tutto il mondo. Prevendita attiva su Ticketone.
Giovedì 24 Aprile – CUCAMARAS, Covo Club, Bologna
I Cucamaras sono un quartetto di Nottingham descritto da Dork come “una band che sta imponendo la propria autorità sulla nuova ondata di musica alt-rock”. Nel 2023 sono stati inseriti nella NME 100 e hanno ottenuto numerosi passaggi radiofonici su BBC Radio 1 e BBC 6 Music grazie all’EP Buck Rogers Time. Nell’ultimo anno si sono affermati come una vera forza dal vivo sia nel Regno Unito che in Europa, esibendosi in festival come The Great Escape, Reeperbahn ed Eurosonic. In apertura Di Notte, la nuova formazione di Luca Malatesta (The Doormen). Prevendita attiva su Dice. I Cucamaras hanno recentemente pubblicato il nuovo singolo “Laughing” che precede un EP di prossima uscita che potremo ascoltare in una serie di date italiane grazie a Annibale Booking: oltre a Bologna, venerdì 25 ai Bagni Elsa, Fosso Sejore (PU) e sabato 26 al Wishlist Club di Roma.
Sabato 26 Aprile – HEAVY LUNGS, Bloom, Mezzago (MB)
Sicuramente molti si ricorderanno “Danny Nedelko” (finita in testa ai nostri Kalporz Song Awards 2018): il protagonista di quel pezzo è un amico di Joe Talbot, ma è anche il frontman degli Heavy Lungs. Formazione di Bristol che porta energia grezza, rumorosa e senza compromessi nello show, prendendo spunto dai concerti chiassosi e liberatori degli anni ’80 e ’90. Cresciuti brutalmente in fretta sin dall’inizio, hanno condiviso il palco anche con Thee Oh Sees e METZ. Dopo il debutto acclamato dalla critica del 2023 All Gas No Brakes, pubblicato con Alcopop!, hanno continuato a ricevere un’attenzione significativa da gente come Steve Lamacq e Iggy Pop. Presenteranno in Italia (l’altro appuntamento è al Covo il giorno precedente) Caviar, appena uscito via Fat Cat Records. Prevendita attiva su Dice.
Domenica 27 Aprile – HUGH CORNWELL, Locomotiv Club, Bologna
Come leader degli Stranglers, Hugh Cornwell è stato il principale autore di tutte le canzoni più memorabili della band in dieci album stellari, che jne hanno consolidato la statura di autore e musicista unico. Il testo di “Golden Brown”, tratto da La Folie, e i suoi molteplici significati, è una masterclass di songwriting. Ampiamente considerato il poeta laureato del punk, Cornwell ha anche costruito un corpus sostanziale e singolare di impressionanti album solisti. Il suo decimo lavoro da solista, Moments of Madness, continua la sua illustre produzione sperimentando con i generi musicali, mentre la sua invidiabile reputazione di paroliere risuona nelle canzoni di questo album. Nell’ottobre del 2024, Hugh ha pubblicato un doppio album dal vivo in vinile intitolato All the Fun of the Fair con quattro tracce bonus aggiuntive sul CD e quattro tracce bonus per la versione digitale. Prevendita consigliata a questo link, tessera AICS obbligatoria.
Domenica 27 Aprile – AMARO FREITAS, Conservatorio Giuseppe Verdi, Torino
L’astro nascente del jazz brasiliano Amaro Freitas crea una musica che è esplorazione della tradizione del suo paese e insieme degli orizzonti più sperimentali del jazz. Freitas nasce a Recife in Brasile, un’area ricca di culture e tradizioni che lo hanno segnato profondamente: l’approccio allo strumento è debitore dei ritmi nordestini e della frenesia del frevo e del baião. Nella dimensione solitaria emerge ancor più la fascinazione di un suono a volte ottenuto preparando il pianoforte o giocando con tocchi di elettronica: e si spazia trasversalmente da reminiscenze delle stride jazz di Art Tatum, all’impressionismo di Satie, dall’Africa ancestrale, alle rarefazioni percussive del piano preparato di Cage. Il nuovo album Y’Y (Psychic Hotline Records, 2024) è l’omaggio di Freitas alla foresta amazzonica e ai fiumi del nord del Brasile, o come lui stesso precisa: “un invito a vivere, sentire, rispettare e prendersi cura della natura, riconoscendola come nostra antenata”. Posto unico 12 Euro, il pianista sarà di scena anche a Riccione (giovedì 24, Chiera Mater Admirabilis) e Venezia (sabato 26, Gran Teatro la Fenice).
Cucamaras Photo: Patricia Rosingana, cortesia dell’Ufficio Stampa del Covo