L’agenda dei Live della settimana (#19, 2024)

Lunedì 6 Maggio – ZSOFIA BOROS + JAKOJAKO, Auditorium San Fedele, Milano

Lunedì 6 maggio alle ore 20.30 presso l’Auditorium San Fedele di via Hoepli 3b a Milano Inner Spaces si conclude con un live tutto al femminile, con l’emergente produttrice turco-tedesca JakoJako al sintetizzatore modulare e in apertura la chitarrista ungherese Zsófia Boros. Si inizia con le sonorità dai timbri velati e ammalianti della chitarra interamente acustica con lievi spunti amplificati di Zsófia Boros. Il suo è un repertorio raffinato in tributo all’Argentina contemporanea di Egberto Gismonti e Joaquín Alem: alta poesia e tecnica ineccepibile, comprensione olistica del suono. JakoJako, nome d’arte di Sibel Jacqueline Koçer, classe ’91 in pochi anni si è affermata sulla scena musicale elettronica come dj ma soprattutto per la sua creatività nell’uso del sintetizzatore modulare. La soglia immersiva della musicista con la sua ritmica minimalista è di tipo introspettivo ai margini della coscienza: non mancano tuttavia i momenti di luminosità e di espressività melodica. Ingresso 16 Euro, studenti 13.

Giovedì 9 Maggio – HERSELF, Fanfulla 5/a, Roma

A 5 anni di distanza da “Rigel Playground”, Herself, uno dei due moniker sotto cui si cela il palermitano Gioele Valenti, si accinge con “Spoken Unsaid” alla prosecuzione della sua fitta e prestigiosa carriera che negli anni ne ha espletato il carattere da vero outsider. Personaggio ombroso e schivo, Gioele Valenti gioca con le suggestioni dei suoi tormenti con l’eleganza e il savoir faire di un musicista navigato, mischiando le carte in tavola album dopo album. Le ispirazioni sono tra le più tormentate degli anni 90, a partire da Sparklehorse e i primi Eels passando per l’esperienza psichedelica dei Flaming Lips e dei Mercury Rev, con un intimismo lirico che lo vorrebbe vicino al mondo di Nick Drake e Mike Scott. Il songwriting di Valenti sa di folk apocalittico a bassa fedeltà, derive crooner e pop adamantino, e sebbene affondi le sue radici nella tradizione americana, la sua musica osa spesso nel territorio di una sperimentazione sottile ed equilibrata. In apertura ONCEWERESIXTY (psych noise), ingresso libero con tessera Arci. In settimana Gioele sarà di scena a Napoli (Punk Tank, mercoledì 9 Maggio), all’Arci Progresso di Firenze venerdì 10, e sabato e domenica a Villa Albrizzi Marini, San Zenone degli Ezzellini (TV).

Venerdì 10 Maggio – ELEPHANT STONE, Covo Club, Bologna

In un viaggio straordinario durato 15 anni, gli Elephant Stone si sono affermati come un’avanguardia nell’universo psych-pop. Alimentate dalle iniziali incursioni del leader Rishi Dhir nel sound ed elevate dal suo virtuosismo al sitar, le composizioni degli Elephant Stone sono qualcosa di più di semplici melodie; sono profonde meditazioni sulla perdita, sulla rinascita e sull’esistenza. La band ha catturato per la prima volta l’immaginazione del pubblico con il suo album di debutto, nominato al Polaris Music Prize nel 2009, “The Seven Seas”, un lavoro profondamente introspettivo che riflette i soggiorni spirituali di Dhir in India. Con uno spiccato senso narrativo, gli Elephant Stone hanno costantemente affrontato temi importanti. “Hollow” lancia uno sguardo severo e inquietante su un pianeta sull’orlo del collasso, mentre “Le Voyage de M. Lonely dans la Lune” del 2022 ha fornito un intimo omaggio in lingua francese alla loro città natale di Montreal, raccontando la solitudine generata dalla pandemia. Il nuovo lavoro “Back Into the Dream” (Fuzz Club) è l’introduzione a un viaggio fantastico, fatto di paesaggi onirici eterei e di ricerche introspettive che collegano il mondo della veglia a quello del sogno. Brani come “Another Year Gone”, “Pilgrimage” e “History Repeating” offrono scorci del variegato panorama sonoro dell’album, fondendo psych-pop compatto, elementi introspettivi di free-jazz e temi malinconici, indicando un’entusiasmante evoluzione nel suono della band e nel suo profondo storytelling. In apertura Città Deserta, Biglietti a questo link. Il giorno precedente sono attesi all’Arci Bellezza di Milano.

Venerdì 10 Maggio – DIANE MAHÍN, Spazio Megadue, Bologna

Diane Mahín è una performance-maker e sociologa olandese-iraniana. Crea mondi performativi le cui forze motrici sono l’immagine e il suono. Nel suono si riflette il desiderio di confrontarsi con forme di realtà altamente soggettive, conflittuali e immersive. Mahín esamina il corpo umano come oggetto materiale per analizzare le costruzioni sociali, cogliendone spesso l’assurdità e il ridicolo. Dopo gli studi alla Goldsmiths University a Londra e al Maastricht Institute of Performative Arts nei Paesi Bassi, Diane Mahin attualmente sta esplorando i princìpi dell’opera lirica all’interno della sua pratica al Sandberg Instituut di Amsterdam. Gut, il suo nuovo progetto, è un singolare esperimento di messa in scena dello stupore: come si comporta un essere umano davanti all’esposizione dei propri organi interni? L’artista affronta da anni questa domanda nel suo lavoro, presentando diverse situazioni performative in cui vengono amplificati i suoni provenienti da un ventre umano, dando luogo ad un incognito paesaggio sonoro generato dal corpo del performer. I pensieri, le azioni e i movimenti dell’uomo-ventre sono determinati dai suoni del suo stomaco. Si innesca un gioco di sottili variazioni, gorgoglii, borbottii, minimi smottamenti liquidi che re-indirizzano lo sguardo stupefatto del perfomer, Manuel Groothuysen, in una dimensione interiore che viene esteriorizzata come fatto sonoro e condivisa con lo spettatore. “Mi interessa confrontarmi con la realtà materiale del corpo. Siamo fatti di materia e batteri che alimentano un ciclo di vita e morte continuo: noi organismi facciamo parte dell’ecosistema.” In collaborazione con Xing e Sonic Belligeranza, Via Mascarella 16A in Bologna, h. 19-21, ingresso libero.

Sabato 11 Maggio – MARTA DEL GRANDI, Teatro Della Concordia, San Costanzo (PU)

Marta Del Grandi sta girando in lungo e in largo l’Europa a supporto dell’ultimo album “Selva” uscito per Fire Records esattamente un anno fa, a cui si aggiunge un nuovo stupendo brano come “The Best Sea”, prodotto e mixato da Matthew Fortunati, che affronta i temi della sorellanza; riflette sull’evoluzione delle nostre relazioni intime e su come queste ci aiutano a diventare più forti e a superare i nostri demoni. “Ci vuole un’intesa costante per poter solcare il mare insieme, accettando di sintonizzarsi con il ritmo dell’altro mentre rallenta o accelera, trovando l’equilibrio – racconta Marta”. “Selva” di Marta Del Grandi è stato uno dei dischi italiani del 2023, presente in tutte le classifiche dei migliori lavori pubblicati lo scorso anno. Il uso è uno stile unico, etereo ed evocativo, in cui richiami jazz, di elettronica minimale e un gusto elegante per gli arrangiamenti si incontrano. Oltre alla data al Bronson con Immaterial Possession è nella line-up dei prossimi Mi Ami Festival, Arti Vive, Sexto Unplugged e Ypsigrock. Data di San Costanzo in collaborazione con Black Marmalade Records. Biglietti a questo link.

Sabato 11 Maggio – HOLY SIMILAUN + BRIDE, Gada, Firenze

Holy Similaun (IT) è un enigmatico e incantevole tentativo di mettere in musica i paesaggi italiani più significativi, che si traduce in una forza motrice della nuova elettronica sperimentale in Europa. Un approccio futurista e spesso dissonante lo rende un evento imperdibile. i Bride (UK), ugualmente sperimentale, hanno realizzato i loro lavori per etichette quali la Psychic Liberation, Mindseyerecords, Post Hoc e Evo Natura. Oggi ne hanno una propria, la Alloy Choir, vantando la residenza radio a Heathen Earth sulla HKCR. Ingresso riservato ai soci Gada.

Domenica 12 Maggio – NOFX, Carroponte, Sesto San Giovanni (MI)

La leggendaria band capitanata da Fat Mike si congeda dopo 40 anni di carriera con uno speciale tour d’addio che partirà proprio dall’Italia, l’11 e 12 maggio al Carroponte di Milano, una doppia data per l’ultimo saluto ai fan italiani. Due date uniche e irripetibili, sabato già esaurita, con 40 canzoni a serata, tra album completi e rarità, senza ripetere mai la stessa scaletta. Oltre a vedere due concerti unici e irripetibili dei NOFX, ci saranno grandi nomi della scena punk rock scelti da Fat Mike in persona che renderanno ancora più speciali le ultime due date italiane della band. Eseguiranno ‘So Long and Thanks for All the Shoes’, ‘White Trash, Two Heebs and a Bean’, The Decline + more con questi special guests: Circle Jerks, Frank Turner and The Sleeping Souls, Talco, The Meffs, Clowns, Bad Frog. Ultimi biglietti a questo link.

Foto in Home: Cecilia Fiorani