L’agenda dei Live della settimana (#17, 2024)

Mercoledì 24 Aprile – La Sécurité, Arci Bellezza, Milano

La Sécurité (Montréal) è un giovane collettivo art punk di cinque elementi da Montréal che vanta a oggi presenze a Reeperbahn, SXSW, Sled Island e FME, condividendo anche il palco di Automatic e Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp. Brani e live fatti di ritmi saltellanti, arrangiamenti fuori dal comune e ritornelli melodici minimalisti: dopo anni trascorsi a scrivere brani per il puro piacere di farlo, il gruppo ha trovato la formula vincente tra punk, new wave e krautrock. La band ha pubblicato nel corso del 2023 “Stay Safe!” via Mothland, un primo full-length che è maniacale, ma sorprendentemente rilassato, che senza dubbio conquisterà i fan di Le Tigre, Automatic, Wet Leg, Devo. In apertura TV Fuzz: nati come progetto solista di Andrea Crispy Smiths nella Primavera 2018, hanno all’attivo un ep e due dischi (l’ultimo uscito nel 2022) e oggi si compongono di And Bratti al basso, Gianluca Big alla batteria, e Irene ai synth. Il sound spazia tra la new wave e lo shoegaze: a cavalcate elettriche e frenetiche, che ricordano tanto i DIIV, si alternano dilatazioni oniriche e suggestive. Prevendite attive su Dice.

Giovedì 25 Aprile – ALAIN JOHANNES + THE DEVILS + ANANDA MIDA, Altroquando, Treviso

Alain Johannes si esibirà in solo e in compagnia di The Devils, regalando anche delle chicche targate Queens Of The Stone Age al pubblico italiano. Il poliedrico multistrumentista e produttore americano di origini cilene, nel corso della sua carriera ha collaborato con Queens of the Stone Age, Them Crooked Vultures, PJ Harvey, Chris Cornell, Arctic Monkeys e Mark Lanegan, oltre ad aver prodotto e mixato gli ultimi due lavori del duo napoletano, fresco del successo del nuovo album “Let The World Burn Down”. Una delle band più in vista della scena garage blues europea, hanno pubblicato in passato per Voodoo Rhythm e Goodfellas collaborando con Jim Diamond (produttore dei primi due album degli White Stripes) e Mark Lanegan, oltre ad avere condiviso il palco con The Sonics, Jon Spencer, Mudhoney e molti altri. Gli Ananda Mida sono un collettivo stoner-psichedelico italiano, ora in tour con Conny Ochs alla voce. Gli Ananda Mida hanno tre album all’attivo, di cui l’ultimo “Reconciler” portato con successo in tour ovunque in Europa. I biglietti li trovate a questo link. Il tour italiano di Alain Johannes, The Devils e Ananda Mida – date in locandina – è organizzato da Go Down Records e Corner Soul Events.

Venerdì 26 Aprile – PUÀ + BASEBALL GREGG, Covo Club, Bologna

«Ho sempre paura che le mie parole possano suonare finte», dichiara Touch Me, la canzone che apre “Animali” e rappresenta l’esordio dei PUÀ, uscito il 5 aprile per WWNBB Collective e Dischi Sotterranei. Poi succede qualcosa: un amore, dal passo flemmatico di un beat sinuoso, a poco a poco prende corpo e consapevolezza. Ed è come se la canzone partisse sopra una rampa di lancio e si lanciasse fuori se stessa: «Please touch me» è un invito che racchiude tanto una richiesta di aiuto quanto il desiderio forte di superare le nostre solitudini. Questa sorta di rampa di lancio è un tratto comune a tutte le canzoni: dal synth pop in punta di piedi della notturna Magic Dance, all’indie rock dai colori psichedelici di Fireman; ogni traccia intona in maniera differente una sorta di invocazione a liberarsi dalle catene di questa vita, dalle esperienze che facciamo sin da piccoli all’interno di un sistema che ci vuole addormentati. “Pastimes” è il nuovo album dei Baseball Gregg, composto per la prima volta con la band al completo. Dall’arrivo di Sam in Italia a fine 2021 la formazione italo-californiana ha realizzato venti brani che sono stati distribuiti nel corso di tre mesi in altrettante release discografiche per poi confluire in un Full Length a settembre 2022, “uno dei migliori album dell’anno” (Week in Pop). 10 Euro con prevendita su Dice.

Venerdì 26 Aprile – ADDICT AMEBA, Ink Club, Bergamo

Dopo “Panamor”, apprezzato disco d’esordio del 2020, dopo aver suonato in lungo e in largo, con artisti del calibro di Moses Boyd e Seun Kuti, gli Addict Ameba tornano con “Caosmosi” (La Tempesta / Black Sweat Records). Fedeli all’obiettivo di far convergere percorsi, tradizioni e orizzonti diversi nella propria musica, per le registrazioni Addict Ameba hanno arricchito la loro formazione con gli ingressi della batterista Julie Ant (Baustelle), del pianista Thomas Umbaca e del sax di Lorenzo Faraò (Mefisto Brass). “Caosmosi” è punto di contatto tra l’infinita apertura di possibilità – mentali, psichiche, estetiche, sociali – e la chiusura completa e totalitaria, cioè la prospettiva in cui i percorsi dell’esperienza sono in qualche modo preconfezionati dai soggetti comunicativi di potere. “Caosmosi” è anche un richiamo al titolo dell’omonimo libro del filosofo francese Félix Guattari, che cerca di individuare nuove traiettorie di uscita dal delirio del post-moderno: linee e tuoni che approfittino del caos attuale costruendo traiettorie inedite e sovversive, come certa musica o poesia sanno fare. Gli arrangiamenti ai brani sono eseguiti in sala di regia aggiungendo uno strumento alla volta, partendo da una sorta di tabula rasa, determinando via via il sound grazie al contributo di ogni membro, ciascuno col suo diversissimo retroterra, dall’afro al punk. La visione dell’album è ulteriormente arricchita da due featuring di assoluto pregio: Joshua Idehen, dei Sons Of Kemet e The Comet is Coming, è autore e voce protagonista in “Look At Us”, un invito rivolto ad essere protagonisti e cambiare questo tempo, prima che lui cambi noi; Rabii Brahim, attore e musicista tunisino tra le anime del collettivo Milano Mediterranea, che in “Ya Bled” dà alla luce un canto d’amore per la sua terra, raccontando la nostalgia e lo spaesamento del migrante, anche quando torna in patria. Ingresso gratuito con Arci.

Sabato 27 Aprile – BOBBY JOE LONG’S FRIENDSHIP PARTY, Largo Venue, Roma

A grande richiesta e dopo i sold out sull’onda dell’apprezzamento per il quarto disco ‘Aoh’, i Bobby Joe Long’s Friendship Party allacciano le cinture e partono per il loro primo tour “come si deve”. Nel mese di aprile i BJLFP saranno a Milano, Torino, Firenze, Bologna e Roma, per il definitivo passaggio di consegna di questo progetto dall’underground al cult. E noi già nel 2020 avevamo ospitato una loro esclusiva. L’Oscura Combo Romana di Henry Bowers porterà sui palchi dei migliori club d’Italia la sua inconfondibile miscela meglio nota come “coattowave”, a.k.a. quel mix sperimentale di wave, synth-pop e post-punk su cui si stagliano testi visionari e folgoranti, che va espandosi dalle profondità di Roma Est ormai dal 2015. Biglietti in prevendita su Dice.

Domenica 28 Aprile – SILVIA BOLOGNESI + ERIC MINGUS, Palazzina Ex Fabbri, Firenze

Gil Scott-Heron – scrittore, musicista, compositore e attivista afroamericano – è l’ispirazione che muove il progetto della formazione Is that Jazz?. Tra le produzioni dell’artista, il brano “Revolution will not be televised” è il filo conduttore dell’esecuzione, con collegamenti attraverso il testo ad altri brani del repertorio, in un flusso continuo che vede momenti sia improvvisati che arrangiati. L’organico del gruppo spinge la realizzazione musicale verso uno spirito free-disco-funk. “Revolution will not be televised”, “Madison Avenue”, “Shut ‘em down”, “1980”, “The Prisoner”, “Home is Where the Hatred is”, “We almost lost Detroit”, “Lady Day & John Coltrane” sono solo alcuni dei brani in repertorio, a cui si aggiungono originali della contrabbassista Silvia Bolognesi. Il progetto si avvale della straordinaria voce di Eric Mingus, figlio d’arte, sicuramente uno degli interpreti più autentici del repertorio di Scott-Heron. Biglietti 10 Euro, ridotto 7

Domenica 28 Aprile – JOHN ZORN, Auditorium G. Agnelli, Torino

Domenica 28 Aprile, alle 21, arriva John Zorn con il New Masada Quartet: una leggenda vivente, dal free jazz militante al noise radicale fino alla riscoperta delle radici klezmer, arriva a Torino con la sua formazione più recente, che riprende l’imponente percorso del Quartet con cui ci ha letteralmente conquistato negli anni ’90. Compositore, musicista e produttore, Zorn è un’istituzione della musica americana che dal jazz all’improvvisazione radicale, dal punk hardcore al doom metal, dal klezmer al lounge, alla classica contemporanea, ha dato vita a una produzione imponente e controversa, difficilmente assimilabile in categorie accademiche. Una produzione Jazz Is Dead con Torino Jazz Festival. Biglietti a questo link.


Foto in Home: Addict Ameba di Guido Borso