CUNTROACHES, “Cuntroaches” (Skin Graft, 2024)

Basterebbe il nome per annoverarli tra i gruppi che fanno del caos una ragione di vita.

Poi ti ascolti questi 30 minuti a tutto volume mentre intorno la vita scorre normale, e te ne sei già innamorato.

Perchè come fai a non amare chi commette terrorismo senza uccidere nessuno? Come fai a non amare chi, in un mondo di persone impostate e tutte uguali, decide di imbastire un rifugio di rumore per isolarsi da esso?

Ancora io e la mia cricca di tossici (musicali) ci domandiamo perchè siamo sempre più attratti da questo.

Non è musica. La melodia è praticamente inesistente. Cacofonia sotto coltre nero pece di rumore.

Un trio tedesco all’esordio che a guardarli mettono soggezione.

No, non è l’attrazione verso qualcosa di sempre più estremo, è la capacità di affrontare un disagio facendo qualcosa.

Ecco, è l’agire di questi gruppi che rende tutto più vero.

E agire è sempre meglio che vivere passivamente.


77/100

Foto tratta dalla pagina Bandcamp