Le foto di Galaphagost e rossidicognome a Malpighi Sofa

Galapaghost, moniker del songwriter americano Casey Chandler, residente nel torinese, insieme al suo “brother from another mother” Federico Putilli alla chitarra, riescono a catturare il pubblico, che ad ascoltare in silenzio, ammaliato dai performer davanti al sofa rosso iconico del Malpighi Hub per la rassegna Malpighi Sofa, organizzata da Arezzo che Spacca. Un concerto leggero quello di giovedì 21 marzo, poeticamente malinconico, che nei testi vuol ricordare che la vita a volte è dolorosa, ma che proprio questo dolore è una parte essenziale della vita stessa, perché si possono fare errori, ma bisogna assumersi le proprie responsabilità per andare avanti. Non mancano sia nelle canzoni, che negli intermezzi con il pubblico, tratti della vita dell’artista, che con il sorriso e la dolcezza della sua melodia, riesce a trattare anche un tema delicato come quello del cancro, nella sua “Test Stick Uhaul Her Can, Sir?” uno sfogo musicale ritmato, per quella parte della sua vita che lo ha visto lottare con quella paura.

Il concerto è stato aperto da un altro duo, rossidicognome, all’anagrafe Iacopo Rossi, il chitarrista e cantautore anghiarese, accompagnato dal polistrumentista Ivan Elefante, scaldano il pubblico, con i loro pezzi dalla musicalità a detta loro di “vecchio stampo”, ispirata al cantautorato Italiano di Guccini, De Andrè, Gaber, che però ha quella freschezza di esponenti più recenti come Brunori SAS e Cremonini, un Open Act che si lega perfettamente con l’esibizione di Galapaghost.